1.11.10

Non è ancora cifra tonda...


Piove.
Non ricordo un giorno del mio compleanno in cui ci sia stata una giornata di sole.
Eppure, al contrario di altri compleanni, oggi è "partita bene".
Qualche SMS da amici ed amiche, un po' di messaggi di auguri da Facebook, ma soprattutto un’email dal direttore di una nota rivista di una grande Associazione Combattentistica che chiede informazioni sul mio primo romanzo e successivamente una chat in tempo reale di qualche minuto con uno dei più grandi rappresentanti dell’informazione geopolitica in Italia. Poi negli ultimi minuti la mia grafica di fiducia mi ha appena mandato la bozza quasi definitiva della copertina del mio secondo romanzo: eccellente.


Bella Internet, quando serve per queste cose. Mettere in contatto gente. Creare networking. Generare idee.
Internet non è solo una tecnologia al servizio di giovani edonisti, è soprattutto una rivoluzione planetaria. Mettere in contatto persone, in tempo reale, senza barriera geografica. Fuoco, ruota, scrittura, Internet. Penso che gli storici del futuro battezzeranno così le tappe della civiltà umana.


Per il resto come passerò la giornata di oggi?
Farò da mangiare, a pranzo ed a cena, come ogni anno, per dare sfogo concreto a quella mia passione, mai realmente sopita, che è quella di preparar piatti per me e per gli altri.
Menu di oggi: bucatini all’anconetana e polpette di maiale al gorgonzola. Il tutto con un Rosso di Montalcino del 2006. Colesterolo da applauso e trigliceridi a livelli olimpionici. Nella foto potete notare (con tanto di macchia di sugo da "concitazione" nel condire ;-) ) la mia interpretazione di questo piatto del Centro Italia.

Ora mi dedicherò a stare un po' con mia figlia e continuare a scrivere il romanzo.


Guardo fuori dalla finestra: piove ancora.

20.9.10

Onori al Ten. Alessandro Romani


Un altro caduto in un conflitto difficile da capire per chi sta a migliaia di kilometri da quella realtà...

2.9.10

Creazione della copertina del nuovo romanzo

Alla fine di Agosto mi sono dedicato a scattare le foto per la copertina del nuovo romanzo. Come nel primo romanzo, le copertine le concepisco, le realizzo e le compongo io. Non è una questione di risparmio economico, è una questione di fare una copertina che sia coerente con i contenuti del romanzo. Quanti romanzi d'azione pubblicati in Italia hanno una copertina che anche solo alla lontana suggeriscono il tema del romanzo? Nessuno. In Italia abbiamo editori che appioppano copertine casuali ai loro romanzi d'azione. Poi si lamentano che non vendono. Comprereste mai un romanzo con in copertina una scacchiera e al posto delle pedine ha dei proiettili? Che romanzo è? Un giallo? Fantapolitica? Una Spystory? Gli anglosassoni, che ne capiscono un pochino di più di marketing, realizzano immagini di copertina strepitose per i loro prodotti, e mai "ingannevoli" sul contenuto che rappresentano.

Nel mio caso specifico, metto sempre in copertina un personaggio del romanzo perfettamente realizzato sulla descrizione dello stesso. Mi piace l'idea di suggerire al lettore un'immagine "reale" di un personaggio del libro.

Ovviamente pubblicare queste foto, significa anche fare uno "spoiler" del contenuto del romanzo. ;)
Dopo numerosi ripensamenti decido di mettere in copertina uno dei protagonisti più complessi del romanzo. E' stata fin da subito una bella sfida. Avevo bisogno di una donna, giovane, che avesse caratteristiche fisiche ben precise. Atletica e muscolosa, ma senza che fosse una bodybuilder, e con forme femminili non prorompenti.
Tra le mie normali conoscenze non conoscevo nessuna persona con queste caratteristiche. Provai, senza troppa convinzione, a vedere cosa offrivano le agenzia per fotomodelle. A parte i prezzi stratosferici per qualche ora di attività fotografica, erano proposti solo ed esclusivamente modelle che cercavano di imitare (e nemmeno in modo riuscito) le attuali tendenze dei canoni di bellezza televisiva odierna. Sostanzialmente delle anoressiche con qualche ritocco estetico, e un viso non propriamente comunicativo.

Non mi scoraggiai, e feci girare la voce della persona di cui avevo bisogno. Sicuramente dovevo cercare tra le giovani praticanti di una seria disciplina sportiva. Con il passaparola tra amici mi arrivò il contatto di M.S.
Friulana ed agonista di Muay Thai. Per chi non conoscesse la disciplina, è uno sport da combattimento da ring derivato da un'arte marziale thailandese.
Vidi le prime fotografie di questa ragazza e mi convinse subito: alta, molto tonica e con i capelli corti, nonchè un viso molto particolare.
Era quasi esattamente la replica tridimensionale del mio personaggio.

La giornata delle riprese fotografiche, lei è arrivata piuttosto baldanzosa, ma l'abbiamo sommersa di circa 11kg di vestiario tattico ed armi, seguendo le attuali tendenze "dell'universo" che volevo descrivere e poi l'abbiamo lasciata crogiolare al sole di mezzogiorno per aver la luce migliore in assoluto per gli obbiettivi delle fotocamere.

M. è stata veramente di una pazienza encomiabile, in quanto ha passato sei ore a sentirsi dire: "Guarda a destra… Guarda a sinistra… Guarda quell’oggetto… Più seria… In ginocchio, punta l’arma verso quell’oggetto…"
Così, dopo aver fatto perdere tre litri d’acqua a M. e io con 426 scatti nella fotocamera, mi ritrovo a dover selezionare un’unica foto che dovrà finire, dopo una pesante manipolata software, sulla copertina del romanzo.
Se la base è buona si è a metà dell’opera. Vedremo. Ed abbiate pazienza, per favore. ;-)
Intanto pubblico alcune foto del “backstage”, in ogni caso una giornata in cui ci si è divertiti tutti. Ringrazio per la logistica e gli “accessori di scena” Fulvio, e un ringraziamento speciale ad Alessandra, Eliana e Giuseppe che hanno dato un supporto esemplare durante la realizzazione delle foto.


















14.7.10

Update!


Rieccomi qui,
Nella vana promessa di tornare a tenere questo Blog un po' più aggiornato. E' vero che ora c'è Facebook, ma è un'altra cosa. Se per certi versi Facebook è un sistema assolutamente agilissimo per mantenere i contatti con le persone, dall'altra è un carrozzone strapieno di ciarpame.
Meglio un Blog. C'è meno interazione con gli altri, ma è più genuino, spontaneo. Due aggettivi sconosciuti al mondo degli utilizzatori di Facebook.

Ma torniamo a questo Blog, e quindi a me.

Sono diventato padre. Ve la piazzo subito lì, senza preparazione.
Non ieri, nemmeno l'altro ieri, ma a metà Ottobre del 2009.
E' una splendida bimba e l'abbiamo chiamata Lia.

Adesso, magari, vi aspettate che vi faccia un bel discorso introspettivo su come vivo la paternità. Posso solo dirvi: bene.
Quando ho preso coscienza di essere padre? Non subito, e dicono che sia normale, ma circa dopo quattro mesi, ovvero mentre una mattina, tenendo in braccio Lia, in bagno, mi stavo lavando i denti, e riflesso nello specchio ho visto quella bimba cercare di afferrarmi lo spazzolino da denti che era ficcato dentro la mia bocca schiumosa di dentifricio, e ridere come una matta.
Lì ho avuto la netta percezione di essere diventato padre e che mia figlia è attirata dalle piccole idiozie quotidiane, esattamente come me. Altro che test del DNA.

In questa foto, piuttosto recente, potete vederci ritratti in una delle attività che meglio ci riesce fare insieme. :-D


Il secondo romanzo... Me lo state chiedendo a gran voce via email, su Facebook, e io vi rispondo qui. Sta procedendo moto bene, dopo un anno preciso di ibernazione assoluta. Ora sto scrivendo a ritmo sostenuto anche grazie ad una propulsione creativa inaspettata, nonchè una grande esperienza personale vissuta il mese scorso.

A metà giugno scorso sono stato ospite della 2a Brigata Mobile dei Carabinieri, a Livorno. Ho vissuto una giornata tipica con il personale del Gruppo Intervento Speciale dei Carabinieri, meglio conosciuti ai più con il loro acronimo: GIS.

Ricapitoliamo gli eventi che hanno portato a questa eccezionale esperienza.
Il secondo romanzo, che avrà una trame decisamente più articolata del primo, avrà una buona parte della storia che si svolge completamente sul territorio italiano. Il GIS dei Carabinieri sarà protagonista di più sequenze d'azione. Volendo approfondire e sopratutto avere un feedback aggiornato sulle loro attività e tecnologie, ho richiesto agli Uffici pubbliche relazioni dell'Arma, un incontro con del personale del GIS per la realizzazione del romanzo. In un tempo sorprendentemente breve, e dopo qualche verifica legittima, da parte dell'Arma, sul mio background personale, ho ricevuto una lettera da Roma di autorizzazione alla visita.

Al contrario di un qualsiasi reportage giornalistico, la cosa più comune a cui sono abituati gli ufficiali del Reparto quando hanno "ospiti civili", la mia richiesta era tutt'altro genere.
Io desideravo "vivere" e respirare l'atmosfera di una giornata tipica all'interno della base, dei suoi corridoi, negli uffici e nei luoghi di ricreazione. Non avevo bisogno di un briefing tecnico sulle armi del Reparto (per quanto l'ho avuto, e di altissimo livello), io volevo capire come descrivere al meglio ai miei lettori cosa significa vivere la quotidianità di persone così speciali come i Carabinieri del GIS. Per intenderci, io non volevo sapere tipo e modello di armi in dotazione: io volevo vedere come si muoveva nella sua quotidianità l'armiere di Reparto in armeria. Non volevo sapere che tipo di esplosivi utilizzano per la rimozione degli ostacoli, ma volevo parlare con l'artificiere capo,e capire dalla sua viva voce le difficoltà del suo ruolo. Questa mia richiesta ha inizialmente imbarazzato l'ufficiale che gentilmente mi ha accompagnato durante la giornata, ma poi ha capito la mia richiesta, e mi ha accontentato portandomi nei luoghi della base più caratteristici (il top si è raggiunto, per i miei scopi narrativi, in mensa e al bar della base) e facendomi parlare con il personale più rappresentativo del Reparto. Ho trovato persone estremamente portate al dialogo, con voglia di comunicare, specialmente quando hanno trovato in me un interlocutore tecnico ad alto livello. Il tutto si è svolto in un’atmosfera molto rilassata e cordiale.
I vertici del Reparto hanno dimostrato notevole interesse per la mia iniziativa letteraria nei loro confronti, e ammetto che il finale del romanzo, mi è stato suggerito da un operatore, dopo che ha analizzato tutta la trama relativa al GIS.
E' stata davvero una magnifica giornata, e ora ho il dovere morale di descrivere al meglio quello che ho "assorbito".
Quello che leggerete nel romanzo relativamente al GIS è frutto di questa giornata passata al Reparto. Un sentito Ringraziamento all’Arma dei Carabinieri per l’occasione che mi è stata concessa.

11.4.10

Quasi un anno...

Quasi un anno dall'ultimo post.
Non sono morto, non ancora almeno.
In questi 11 mesi sono successe (purtroppo e per fortuna) tantissime cose.
Cose belle, bellissime e cose meno belle.
Ne parlerò nelle prossime settimane, perchè, oltre Facebook, voglio tornare a scrivere su questo Blog.

Come? Si, sto finendo il seocndo romanzo... Tranquilli. ;-)

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