14.7.10

Update!


Rieccomi qui,
Nella vana promessa di tornare a tenere questo Blog un po' più aggiornato. E' vero che ora c'è Facebook, ma è un'altra cosa. Se per certi versi Facebook è un sistema assolutamente agilissimo per mantenere i contatti con le persone, dall'altra è un carrozzone strapieno di ciarpame.
Meglio un Blog. C'è meno interazione con gli altri, ma è più genuino, spontaneo. Due aggettivi sconosciuti al mondo degli utilizzatori di Facebook.

Ma torniamo a questo Blog, e quindi a me.

Sono diventato padre. Ve la piazzo subito lì, senza preparazione.
Non ieri, nemmeno l'altro ieri, ma a metà Ottobre del 2009.
E' una splendida bimba e l'abbiamo chiamata Lia.

Adesso, magari, vi aspettate che vi faccia un bel discorso introspettivo su come vivo la paternità. Posso solo dirvi: bene.
Quando ho preso coscienza di essere padre? Non subito, e dicono che sia normale, ma circa dopo quattro mesi, ovvero mentre una mattina, tenendo in braccio Lia, in bagno, mi stavo lavando i denti, e riflesso nello specchio ho visto quella bimba cercare di afferrarmi lo spazzolino da denti che era ficcato dentro la mia bocca schiumosa di dentifricio, e ridere come una matta.
Lì ho avuto la netta percezione di essere diventato padre e che mia figlia è attirata dalle piccole idiozie quotidiane, esattamente come me. Altro che test del DNA.

In questa foto, piuttosto recente, potete vederci ritratti in una delle attività che meglio ci riesce fare insieme. :-D


Il secondo romanzo... Me lo state chiedendo a gran voce via email, su Facebook, e io vi rispondo qui. Sta procedendo moto bene, dopo un anno preciso di ibernazione assoluta. Ora sto scrivendo a ritmo sostenuto anche grazie ad una propulsione creativa inaspettata, nonchè una grande esperienza personale vissuta il mese scorso.

A metà giugno scorso sono stato ospite della 2a Brigata Mobile dei Carabinieri, a Livorno. Ho vissuto una giornata tipica con il personale del Gruppo Intervento Speciale dei Carabinieri, meglio conosciuti ai più con il loro acronimo: GIS.

Ricapitoliamo gli eventi che hanno portato a questa eccezionale esperienza.
Il secondo romanzo, che avrà una trame decisamente più articolata del primo, avrà una buona parte della storia che si svolge completamente sul territorio italiano. Il GIS dei Carabinieri sarà protagonista di più sequenze d'azione. Volendo approfondire e sopratutto avere un feedback aggiornato sulle loro attività e tecnologie, ho richiesto agli Uffici pubbliche relazioni dell'Arma, un incontro con del personale del GIS per la realizzazione del romanzo. In un tempo sorprendentemente breve, e dopo qualche verifica legittima, da parte dell'Arma, sul mio background personale, ho ricevuto una lettera da Roma di autorizzazione alla visita.

Al contrario di un qualsiasi reportage giornalistico, la cosa più comune a cui sono abituati gli ufficiali del Reparto quando hanno "ospiti civili", la mia richiesta era tutt'altro genere.
Io desideravo "vivere" e respirare l'atmosfera di una giornata tipica all'interno della base, dei suoi corridoi, negli uffici e nei luoghi di ricreazione. Non avevo bisogno di un briefing tecnico sulle armi del Reparto (per quanto l'ho avuto, e di altissimo livello), io volevo capire come descrivere al meglio ai miei lettori cosa significa vivere la quotidianità di persone così speciali come i Carabinieri del GIS. Per intenderci, io non volevo sapere tipo e modello di armi in dotazione: io volevo vedere come si muoveva nella sua quotidianità l'armiere di Reparto in armeria. Non volevo sapere che tipo di esplosivi utilizzano per la rimozione degli ostacoli, ma volevo parlare con l'artificiere capo,e capire dalla sua viva voce le difficoltà del suo ruolo. Questa mia richiesta ha inizialmente imbarazzato l'ufficiale che gentilmente mi ha accompagnato durante la giornata, ma poi ha capito la mia richiesta, e mi ha accontentato portandomi nei luoghi della base più caratteristici (il top si è raggiunto, per i miei scopi narrativi, in mensa e al bar della base) e facendomi parlare con il personale più rappresentativo del Reparto. Ho trovato persone estremamente portate al dialogo, con voglia di comunicare, specialmente quando hanno trovato in me un interlocutore tecnico ad alto livello. Il tutto si è svolto in un’atmosfera molto rilassata e cordiale.
I vertici del Reparto hanno dimostrato notevole interesse per la mia iniziativa letteraria nei loro confronti, e ammetto che il finale del romanzo, mi è stato suggerito da un operatore, dopo che ha analizzato tutta la trama relativa al GIS.
E' stata davvero una magnifica giornata, e ora ho il dovere morale di descrivere al meglio quello che ho "assorbito".
Quello che leggerete nel romanzo relativamente al GIS è frutto di questa giornata passata al Reparto. Un sentito Ringraziamento all’Arma dei Carabinieri per l’occasione che mi è stata concessa.