1.3.18

Recensione Missioni Segrete (Ed. Longanesi)


"Uno dei fondatori del Gis racconta le operazioni  militari che gli italiani non conoscono"
Con questa tagline in copertina, il terzo libro del Comandante Alfa si presenta ai lettori.
Un record assoluto, per l'editoria italiana, nel pubblicare ben tre libri biografici di un appartenente delle Forze Speciali. Ovviamente stiamo parlando di un Operatore che per svariati decenni ha fatto parte del Gruppo Intervento Speciale dell'Arma dei Carabinieri e che è stato testimone, quando non protagonista, di numerose assegnazioni e missioni impegnative.

Iniziamo la recensione dicendo che questa volta, al terzo libro, si è centrato il bersaglio.
Abbiamo una biografia che riesce ad equilibrare le riflessioni del protagonista, un Comandante Alfa che ha selezionato con cura gli episodi da illustrare ai lettori, con il giusto coinvolgimento narrativo.
La penna del giornalista Meo Ponte descrive le memorie del Comandante Alfa incastrando ogni episodio in una esaustiva collocazione geopolitica e strizza l'occhio agli appassionati descrivendo e sottolineando, quando indispensabile, marche, modelli, calibri, prestazioni dei vari armamenti ed equipaggiamenti usati dal GIS in quattro decenni.

Il libro parte subito con una missione poco conosciuta: la scorta dei presunti attentatori della strage aerea di Lockerbie. Un capitolo dove si mettono in evidenza le capacità di adattamento, diplomazia improvvisata (ma efficace), dei Carabinieri del GIS.
Dopodiché il lettore viene a conoscenza che il neonato GIS, alla fine degli anni '70 sarà impiegato ben prima dell'assalto al super carcere di Trani (che da sempre è considerato il "battesimo del fuoco" del Reparto).
La prima parte del libro utilizza molto la tecnica della narrazione "a bolle concentriche". Ogni evento è spunto per un'agile digressione, che a sua volta si ricollega ad un altro fatto, che alla fine fanno comprendere al lettore una visione più ampia del racconto originale. Godibile come lettura, in tal senso.
Dopodiché il Comandante Alfa diventa più specifico e in un paio di missioni particolari, fra tutte quella del Negoziatore (ruolo a me particolarmente caro) che deve convincere una donna con problemi mentali a non suicidarsi e non far male ai propri figli, e quella di uno sniper in Iraq, si ha tutta l'emozione della consapevolezza che si stanno leggendo delle imprese straordinarie, compiute da uomini eccezionali.

Abbiamo poi interessanti scorci delle operazioni nei Balcani e di catture rocambolesche sul territorio italiano di malavitosi giudicati "imprendibili". 
Oppure interessanti analisi di situazioni terribili come quelle del caso Kerkoc, che è poi diventato materia di studio di tutte le Forze Speciali europee.

Nella seconda metà del libro, Missioni Segrete, si preme sull'acceleratore. Arrivano i primi anni 2000, con le missioni in Iraq ed in Afghanistan. Missioni di Pace, che di "Pacifico" non hanno nulla. Il GIS viene inquadrato nella Task Force 45 e finalmente un libro spiega, abbastanza nel dettaglio, le furiose battaglie sostenute dai membri della Task Force. E' anche dato il punto di vista alternativo di un famosissimo episodio di guerra che ha visto un soldato dell'Esercito decorato (leggere per scoprire di chi si tratta...).
Con mia grande soddisfazione personale è anche descritto, seppur brevemente, l'assalto al compound ES-KO del 3 novembre 2011, vero episodio che ha mostrato la vocazione nel CQB del GIS. Effettivamente di questa battaglia in Italia venne scritto forse un trafiletto di quindici righe. C'è sempre stato, fino ad oggi, un certo riserbo a divulgarne i dettagli. Un operatore del GIS è stato anche decorato in quella missione.
Il Comandante Alfa riprende i suoi pilastri usati nei precedenti libri: il concetto di SQUADRA, la salvaguardia della vita umana, anche del malvivente. La capacità di sapersi adattare, di sacrificare la vita privata per il bene collettivo e la capacità di saper trasmettere ad altri le proprie conoscenze.
Il Comandante Alfa per buona parte della sua carriera è stato un istruttore: ha formato operatori del GIS, ma ha anche utilizzato la sua professionalità per addestrare unità speciali di Paesi alleati.
Quarant'anni nel GIS gli hanno permesso di scrivere tre libri, ma solo con MISSIONI SEGRETE si è chiuso il cerchio nel far comprendere al grande pubblico cosa significhi essere un operatore pluridecorato delle Forze Speciali.