7.8.12

Zero Dark Thirty - Trailer 2012




Ecco il trailer sul primo film dedicato all'operazione Neptune Spear. Qualche libro è già uscito sul soggetto (piuttosto deludenti e scarni, a  dir il vero), forse qualche altro film verrà preparato su questa azione dei Navy SEALs.
Il film è realizzato da Kathryn Bigelow, la miglior regista di film di guerra degli ultimi anni. Con The Hurt Locker ha dimostrato di essere molto più sensibile, attenta ai dettagli tecnici ed efficace nella "comunicazione cinematografica d'azione tattica" di tutti i suoi colleghi maschi.

The Hurt Locker è un film con una trama non propriamente complessa  e sappiamo tutti che quella camionata di Oscar che ha preso, è stato solo per una "virtuale" gara con l'insipido Avatar del suo ex-marito James Cameron. The Hurt Locker è però uno dei film di guerra moderna con la maggior cura assoluta nelle tattiche e nei dettagli tecnici. Alcune sequenze possono essere veramente apprezzate solo da artificieri di professione. Nel film c'è solo una scena ridicola dove un proiettile da 12,7mm ha una balistica terminale da 7,62mm. Ma parte questa sequenza The Hurt Locker è un film sostanzialmente davvero ben realizzato.

Dopo questa doverosa introduzione parliamo di questo trailer.
Mai giudicare un film dal trailer. Ma vediamo di capire qualche dettaglio.
Innanzitutto si notano alcuni dettagli, che il trailer "nasconde e non nasconde". Sembra che nel film ci si arrischi a voler mostrare una ricostruzione del "Ghost Hawk", ovvero la versione "stealth" dell'UH60. L'elicottero, che fino all'operazione del maggio 2011, era segreto militare, è stato confermato come "operativo" dopo che i pakistani trovarono il relitto di "uno strano elicottero" nel compound dove Bin Laden è stato giustiziato (si: giustiziato. Non pensate che siano andati là per catturarlo davvero...). Tutta la vicenda e una buona ricostruzione visiva speculativa è presente sull'eccellente Blog di David Cenciotti http://theaviationist.com/category/stealth-black-hawk/ 
Inoltre nel film c'è qualche fotogramma che mostra quelli che sembrano i nuovi visori notturni "4-eyed" per un maggior campo visivo, tra le varie altre migliorie che hanno. Maggiori informazioni su questi visori notturni qui: http://defense-update.com/products/q/quadeye.htm

Nel linguaggio visivo del trailer si nota subito il montaggio ed i titoli ricalcati sul videogioco "Modern Warfare Black Ops" dove i titoli sono passati con un tratto di pennarello nero, come si pensa che vengano censurati i documenti sensibili cartacei.
Inoltre suggerisce che il film è stato realizzato in numerose location nel mondo. La storia dovrebbe ruotare attorno agli analisti ed agli operatori sul campo che hanno ricostruito i mille dettagli che hanno portato all'individuazione del nascondiglio di Bin Laden nella città Pakistana.

Ripeto: giudicare il film, a sei mesi dall'uscita, solo per il primo teaser trailer non ha senso. Però si può giudicare la Bigelow per i suoi lavori precedenti e sul fatto che, notoriamente, questa regista ha più contatti con le Forze Armate USA più di qualsiasi altro regista americano.
La Bigelow è brava, è cruda nei dettagli e sa raccontare in immagini un'azione dinamica.
Non sto nemmeno a fare il paragone con il ridicolo "Act of Valor". Siamo su due piani diversi di sforzo produttivo, sceneggiatura e qualità artistica.
Se la Bigelow non si perderà troppo sui dettagli da "Black Op" sugli eventi che hanno portato all'uccisione di Bin Laden, potenzialmente può essere un buon film.
Ma una cosa mi sbilancio a  dirla: sarà sicuramente un film che dipingerà la missione Neptune Spear in maniera molto più gloriosa, ben realizzata ed onorevole, di quanto non sia avvenuto nella realtà. Perché l'operazione del Maggio 2011 fu un mezzo disastro da molti punti di vista.
Aspettiamo il film, e appena mi sarà possibile, ne farò un'analisi completa.
Solo una cosa: produrre un film del genere non è uno scherzo. Quindi se l'uscita è prevista a dicembre 2012, significa che le riprese sono terminate più o meno a giugno 2012. Quindi, il film è stato concepito e messo in produzione almeno un annetto prima, quindi appena dopo la vera operazione Neptune Spear del 2 Maggio 2011. Complimenti per la "prontezza". O "l'opportunismo". Dipende dai punti di vista. ;-)

PS Grazie a Giuliano Ranieri per la precisione con cui segnala informazioni. ;-)





Foto del presunto Mock-Up dello UH60 Ghost Hawk usato nel film. Se troverò altre foto
da altre prospettive, potrei anche spendermi in qualche analisi. Da questa foto si notano soluzioni però
vecchie di quasi quarant'anni.

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Italia 2014. Sono trascorsi due anni dagli eventi de "La giusta decisione". Saverio Mora, l'analista dei Servizi Segreti italiani, e Matteo Giuliani, ex ufficiale del Col Moschin, oggi vivono le loro vite a centinaia di chilometri uno dall'altro, ignari delle circostanze che li stanno per travolgere.
Due storie parallele che condurranno il lettore nell'Iraq devastato dal ritiro delle truppe occidentali, in balia di Contractor corrotti coinvolti in traffici illeciti, e in una Italia dove i Servizi Segreti e i GIS dei Carabinieri tentano di sventare la devastante quanto concreta minaccia di un attentato terroristico. Xenofobia, voto agli immigrati e la dettagliata quotidianità dei Contractor in Iraq sono solo alcuni dei temi scottanti in cui il lettore si troverà catapultato, attraverso una trama ricca di azione e realismo tecnico fino al culmine di un finale emozionante e imprevedibile. Per maggiori informazioni su www.francescocotti.it

7 commenti:

Anonimo ha detto...

in base a cosa l'operazione sarebbe stata un mezzo disastro?

Cooks ha detto...

Neptune Spear, stando alle fonti pubblicate su MANHUNT e No EASY DAY, doveva essere una missione eseguita diversamente da come è avvenuta.
La missione, operativamente parlando, non è stata eseguita come pianificato per svariati motivi. Ovviamente la perdita dell'elicottero per un errore di manovra del pilota, è stato un problema diplomatico enorme per Obama e soprattutto la sua parziale distruzione ha fornito degli input tecnologici alla Cina.
L'idea era arrivare sul compound, compiere la missione, ed andarsene senza lasciare traccia.
Ci sono state vittime civili disarmate, anche questo non era previsto, ma forse in certi casi è il "dettaglio minore".
Infine Bin Laden doveva essere catturato vivo. Nessuna ricostruzione è concorde sulle circostanze del perchè è stato ucciso. Vedremo nel film la Bigelow per quale "teoria" propende.


Anonimo ha detto...

La missione non è stata eseguita come prevista a causa della caduta dell'elicottero, l'aria si surriscaldò eccessivamente e molto più velocemente di quanto programmato rispetto alle esercitazioni eseguite in Nevada, infatti le mura di cinta del modello costruito in USA erano costituite da semplice reti metalliche e il peso previsto era eccessivo per tenerlo in volo stazionario in quella situazione.
E' stato un errore che sfido chiunque a prevedere...gli inconvenienti esistono in tutte le missioni in quanto non è possibile prevedere TUTTE le possibilità, sta alla pianificazione ridurre il più possibile i danni quando si verificano.
Dal punta di vista militare è stata pienamente un successo, l'obiettivo è stato raggiunto.
In quanto all'uccisione di Bin Laden nessuno disse a nessuno che si doveva catturare vivo (la fonte?), ovviamente dal punto di vista strategico sarebbe stato meglio.

Anonimo ha detto...

aggiungo inoltre che l'elicottero non si ribaltò proprio grazie alla manovra del pilota stesso: fece appoggiare la coda sulle mura di cinta e conficcare il muso di proposito nel terreno per evitare che si ribaltassse con i motori ancora avviati, inoltre, nello stesso volume da te menzionato, No Easy Day, il medesimo pilota lo disse chiaramente in briefing che nel caso fossero precipitati avrebbe tentato di atterrare all'interno del muro di cinta più grande.

Cooks ha detto...

Dal punto di vista operativo sia i piloti che gli uomini del DEVGRU hanno agito al meglio delle loro possibilità, e il problema di "downwash" dell'elicottero è stato giudicato come un errore di pianificazione e non del pilota. Dal loro punto di vista il loro comportamento di reazione al mutamento delle circostanze è stato ineccepibile.
Comunque tutte le critiche alla missione, compresa la decisione di eliminare o meno Bin Laden è stata fatta ricadere sul DEVGRU, sono riportate su MANHUNT. Sempre stando a questa cronaca, fino in ultimo, Neptune Spear doveva essere eseguita con un bombardamento usando un B2 e delle JDAM modificate. Fu Obama che si prese la grande responsabilità di rischiare un'operazione con uomini e mezzi USA in una missione segreta in territorio di un paese teoricamente "amico".
Per quanto riguarda l'impatto geostrategico dell'eliminazione di Bin Laden fu molto temuta, nelle prime ore, una rivolta dei paesi a maggior concentrazione di estremisti. Ma non ci fu praticamente un bel niente, confermando il fatto che ormai Bin Laden non contava più nulla in Al Qaeda. Infatti il comportamento ridicolo della Casa Bianca di non voler mostrare nessuna fotografia del corpo di Bin Laden, perchè "troppo sfigurato", fu fatto solo come ingenuo tentativo di arginare chissà quale rabbia planetaria. In passato avevano pubblicato foto di cadaveri ben peggiori (vedasi le foto dei figli di Saddam Hussein uccisi in un assedio dei Marines).
Neptune Spear ha mostrato la determinazione dell'Amministrazione Obama, ma anche rivelato molto nervi scoperti del sistema militare USA in ambito di relazioni internazionali.

Sicuramente Neptune Spear entrerà nelle letteratura di studio delle operazioni militari più audaci della storia degli USA, assieme al raid di SON TAY e la sfortunatissima EAGLE's CLAW.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo, sul bombardamento del B2 in realtà fu solo la prima opzione pensata e quasi immediatamente scartata per via degli eccessivi danni collaterali a un paese con cui i rapporti politici sono sempre sul filo del rasoio...rimasero quindi 2 opzioni: utilizzare un UAV con un missile in fase di test (mi sfugge ora il nome) ed appunto l'assalto, tra le 2 alla fine scelsero il raid in quanto permetteva di identificare e colpire con certezza la vittima e soprattutto non causava danni collaterali.

In realtà Obama non fu l'unico a scegliere l'opzione del raid, quasi tutti alla casa bianca erano d'accordo tranne 2 analisti della CIA che tra l'altro non sapevano neanche cosa erano in grado di fare i SEAL, i quali tennero una dimostrazione tempo prima per mostrare cosa di cui erano capaci.

Vorrei puntualizzare anche un altro punto sull'uccisione dello sceicco:
dal momento dell'assalto erano passati all'incirca 15 minuti, un tempo più che sufficiente per organizzarsi ed effettuare un qualunque tipo di contrattacco (da parte di Bin Laden), i SEALs non sono SWAT e le loro regole di ingaggio sono ben diverse, avendo a che fare con attentatori suicidi sono abituati a sparare senza intimare la resa, considerando che era passato troppo tempo, che nessuno gli ordinò chiaramente che il bersaglio doveva essere catturato vivo (in questi casi gli ordini sono molto precisi) e soprattutto la rilevanza e il tipo di terrorista, penso che abbiano fatto la scelta più sicura e giusta per salvaguardare la propria incolumità.

P.s. la fonte è "La cattura" di Mark Bowden, il quale ti invito a leggere in quanto è di recentissima pubblicazione e riporta i fatti basandosi su numerose interviste da lui effettuate al presidente Obama, i suoi consiglieri e allo stesso Mark Owen.

Cooks ha detto...

Aldilà di tutto, il "leaking" di informazioni su Neptune Spear è stato piuttosto elevato, a meno di due anni dalla sua esecuzione.
Quindi, significa anche, che tra tante informazioni "trapelate", non tutto è corrispondente alla verità dei fatti, per forza.
Quindi bisogna usare un po' il buonsenso per interpretare questi libri che sono usciti ultimamente sull'argomento. Come anche ci vorrà un po' di "grano salis" per vedere il film della Bigelow, che sicuramente sarà una bellissima pellicola dal punto di vista artistico, poi dal punto di vista storico, vedremo...