25.3.08

Pasqua e Pasquetta...


Approfittando di questi giorni di "ferie", mi sono dedicato alle attività che più mi danno soddisfazione.

Una è sicuramente l'escursionismo.

Avendo a disposizione, a meno di un'ora d'auto, l'Appennino Tosco-Emiliano, ho la possibilità di ritrovarmi abbastanza isolato dal mondo.

Faccio escursioni in questa zona da almeno diciasette anni, ed è molto rassicurante vedere luoghi che non cambiano nei decenni.

Le città, giustamente, cambiano abbastanza in quasi vent'anni.

Gli Appennini, no. O almeno, sono cambiamenti che l'occhio umano difficilmente percepisce.

Tranne quando sono dei disastri, quasi tutti ricondicibili all'attività umana, ovvio.
E qualche esempio lo si può trovare (purtoppo) anche in queste montagne.

Come si può vedere dalla foto mi sono ritrovato in una bella tempestina di neve, a -4° sulla riva di un lago ghiacciato.
Ho lasciato casa, in pianura, che era a 17° soleggiati.
Che bello.
Freddo, silenzio, solo il rumore del vento. Se ci si muove, con il giusto abbigliamento tecnico (ok, il berretto non era adatto... lo so..), non va neanche male.

Per chi ama stare all'aperto, sto per scrivere delle ovvietà, che vengono spesso mal interpretate da chi non è avvezzo a certe cose.
Stare da soli serve. Ma non ha senso farlo dentro una stanza. Stare da soli non significa farlo per "staccare la spina", ma per stimolare il cervello in modo diverso.
Se si è da soli a conteplare un lago ghiacciato, con la neve soffiata dal vento, non si ha l'elettroencefalogramma piatto, anzi... il cervello è in super attitivtà per analizzare, comprendere e registrare questi input sensoriali. Teso al massimo in questo compito.
Se ci fosse di fianco a noi, durante questi momenti, qualcuno che blaterasse qualche banalità, il nostro cervello verrebbe distratto.
La natura si contempla in silenzio. Quello che ci è dato di capire della natura è solo attraverso gli stimoli dei nostri sensi. E anche in queste attività, il cervello va educato a farlo.
A mio modo di vedere non si scala una montagna, per avere un ricordo dell'evento.
La si scala per godere di quell'attimo di quando si giunge alla cima.
Si assapora il momento.
E poi lo si "getta via".
Se un'alpinista fosse un collezionista di ricordi e basta, scalerebbe solo una volta la stessa montagna.
Invece la sfida, la motivazione, è nel rivivere un'emozione diversa dalle stesse esperienze impegnative.

20.3.08

Cina, Tibet ed SMS...

Il mio primo post di carattere politico.
Stamattina il mio cellulare mi ha dato il “buongiorno” con il seguente SMS:“Per protesta dei soprusi cinesi in Tibet boicotta l’economia cinese. Non comprare più roba cinese e non andare nei loro ristoranti. Per favore fai girare la notizia.”.
Non so chi fosse, nel senso che era un numero visibile, ma non presente nella mia rubrica. Qualcuno che si fa sentire così spesso col sottoscritto, che si ricorda di lui solo quando deve fare propaganda da quattro soldi fine a se stessa.

Si, avete letto bene.
Il messaggio mi ha fatto davvero riflettere, non per i poveri tibetani, ma per l’idiozia della mente umana occidentale condizionata dai media. Questa persona che mi ha mandato l’SMS molto probabilmente ignora i seguenti fatti:
1) Il problema in Tibet non c’è dalla settimana scorsa (tempo del primo reportage della protesta dei Monaci), ma da qualche decennio. A nessuno gliene è mai sbattuto niente.
2) La Cina è così potente, perché lo abbiamo voluto noi occidentali. Ci serviva una produzione a basso prezzo, per far girare la NOSTRA economia, e la Cina ha accettato la parte. Circa venticinque anni fa, quando i “problemi” in Tibet erano già ben presenti
3) L’SMS è stato inviato con un prodotto cinese. Se poi è stato inviato da un cellulare contratto 3, si è pagato un cinese con un prodotto cinese

Adesso i cinesi sono dei “bastardi”. Sono grami, despoti, antipatici e figli di buona donna.Che generalizzazione del menga.Un miliardo e duecentotrenta milioni di persone sono grame, despote e figli di buona donna. Tutte. Improvvisamente. Magari orientare i nostri commenti ed “”””””””””””””analisi”””””””””””””” politiche verso il Governo cinese non sarebbe meglio? Riuscire a “generalizzare” su centoventi persone, si è più precisi che su un miliardo e passa.
Il governo cinese è pragmatico. E al nostro Occidente sta bene (abbastanza) che sia così. Ricordiamo che quando il Dalai Lama è venuto in Italia nel 2007, i politici più importanti hanno fatto A GARA per evitarlo. Riconoscerlo avrebbe potuto, in linea TEORICA, far girare i maroni al Governo cinese. L’Italia NON può permettersi, con tutti i soldi che ha in ballo con la Cina (e ne ha TANTI), di infastidirlo.
Solo infastidirlo.

Prodi al programma di Fabio Fazio “Che tempo che fa” (simpaticissima trasmissione di faziosa come poche cose in TV, ma condotta in modo adorabile) ha detto ben chiaramente: “Esistono le Ragioni di Stato”.
Dalai Lama, ci sentiamo via SMS, ma non posso stringerti la mano, se no gli imprenditori italiani che producono in Cina materiale con marchio italiano, si beccano delle imposte di produzione in più.
E la gente del Tibet viene stritolata da decenni nell’indifferenza occidentale.
“Beh, meglio tardi che mai!” dirà qualcuno. “Tardi” era quindici anni fa. Ora la Cina comanda, tenendo in pugno l’economia occidentale, quindi ci si può svegliare finchè si vuole… ma siamo oltre il punto di non ritorno da tempo.Abbiamo creato noi la Cina.

Tu che stai leggendo questo Blog hai un hardware del PC totalmente cinese. Dallo schermo, alla tastiera. Questo Blog è ospitato su un server che di NON Cinese ha solo il software. Il tuo telefonino è cinese. E se è uno dei pochissimi prodotti in Messico o nelle Filippine, sappi che il display è fatto con un minerale contenuto in miniere che sono solo in Africa… Che da anni sono in mano ai cinesi.Taiwan non è la Cina! Qualche possessore orgoglioso di PC Apple (Designed in California, assembled in Taiwan) o Asus, potrebbe dire che da sempre Taiwan rivendica l’indipendenza dalla Cina, e i prodotti informatici hardware più riusciti dei nostri anni provengono da là. C’è ogni tanto anche qualche tensione militare nelle acque che dividono la Cina dall’isola di Taiwan. Ma niente de che. Taiwan paga le tasse alla Cina. Se non le pagasse, state sicuri, che sarebbe stata rasa al suolo almeno cinque volte… Quindi se compri Taiwan, dai i soldi ai cinesi ammazza-tibetani.

Se poi non si vuole andare ai ristoranti cinesi, tanto meglio. Ma forse come scusa era meglio l’Influenza Aviaria. O vi siete già scordati?
Ma siete proprio sicuri che “boicottare” i cinesi di casa nostra sia il metodo migliore per protestare contro la situazione in Tibet? Ai cinesi che lavorano da noi, peccherò di presunzione, ma non gliene fotte niente dei tibetani e meno che meno appoggiano queste azioni. Ma si dai, protestiamo, e che cavolo! E’ tanto che non si protesta! (Vi ricordo che Berlusconi potrebbe venire su di nuovo entro un mesetto, risparmiate le cartucce…)

Cosa è che mi fa “Inacidire” in tutto questo?Chi mi ha spedito l’SMS stamattina sa che “Contractor” (che non sono i Mercenari Moderni che una pessimo giornalismo identifica) anche italiani sono responsabili da anni di “rimozioni” di proteste Indios della Trans-Amazzonica? Abbiamo un sacco di ditte di ingegneria civile laggiù. Che devono essere difese dagli Indios, che brutta razza, si arrabbiano se gli passa un’autostrada sul loro villaggio.
Qualcuno parla di questo? No. Vedete, I giornalisti se non c’è di mezzo l’America, o adesso la Cina, sono restii coi loro cellulari di riprendere certe scene. Non fa notizia.
Inutile ricordare il Darfur. Pensare che ci hanno tirato qualche cazzotto anche noi occidentali in segreto, ma poi, dato che non ne valeva la pena, e Bin Laden non è più là, di che i civili crepino in una “solita” guerra civile.
Stamattina niente SMS per l’Africa Centrale. SI, sa, non fa più ormai notizia.
Niente SMS sulla guerra tra Moros Moros islamici e cristiani filippini.
Niente SMS per le “guerre segrete” del sud america. E non mi riferisco a quelle coglionate dell’Epoca Reagan.
Perché? Perché non ce ne fotte niente.

Ma noi italiani siamo splendidi. Mandiamo le “Due Simone” a Baghdad per insegnare la RACCOLTA DIFFERENZIATA ai bambini del luogo, e poi abbiamo Napoli ridotta come è ridotta. Se invece che andare in giro per l’Iraq del 2004, e farsi rapire, fossero restate in Italia… Non avrebbero fatto più del bene tangibile a noi? Essere generosi con altri popoli, essere sensibili ai problemi planetari è davvero una cosa estremamente di altissima civiltà.Ma se queste persone che dimostrano tali nobili sentimenti, non fanno un cazzo per migliorare la NAZIONE in cui vivono… E’ comico a dir poco. Solo chi sta bene può (davvero) aiutare chi sta peggio.Già, perché chi mi ha mandato l’SMS stamattina, sicuramente oggi butterà per terra una cartaccia o commetterà un atto di egoismo con una persona che conosce. Prima crea una vita “decente” di Rispetto intorno a te, poi pensa ai Tibetani.

ALT!
Qualcuno ora potrebbe dire stizzito: Caro Francesco, Lei non comprende il Potere della protesta unita! Se siamo COESI possiamo fare TUTTO!

Si, certo. Togliere il prezzo di ricarica sui cellulari (cosa tutta italiana e basta). Questo è l’unico risultato di Azione Collettiva che ha funzionato in Italia. Ah, no. Un’altra: evitare di trovare un posto dove mettere i rifiuti a Napoli. Stop. Non mi viene in mente altro.Nonostante Internet ci dia la possibilità di rendere COESI milioni di persone sul pianeta contemporaneamente, siamo più divisi che qualche decennio fa. Prima, con i mezzi di comunicazione “Lenti” e non real-time, c’era il dubbio. Ora c’è la certezza. Non contiamo nulla.
Con buona pace di Beppe Grillo, che è un grande. Quando non parla di tecnologia.

Ricapitoliamo il mio pensiero, se siete arrivati fin qui:
1) La situazione tra Tibet e Cina è una Vergogna. Brutto che i media la portino alla ribalta solo ora. Brutto che non parlino di altri “Tibet” del pianeta. Ma si sa: un TG dura 22 minuti, escluso lo sport. E solo 7 minuti sono per gli Esteri. I Direttori devono fare delle scelte
2) Il soldo è il soldo
3) Boicottare i cinesi di casa nostra se non pagano le tasse e se non rispettano le norme igienico/sanitarie/sicurezza nelle loro attività. Loro col Tibet non c’entrano una sega. Coglioni.
4) Internet è fatta di computer interconnessi tra loro. L’hardware di questi pc è nella quasi totalità di provenienza cinese. Non facciamoli incazzare (come ha detto anche Prodi), perché in occidente nessuno è in grado di mettere su fabbriche di hardware a basso costo in un mese. Ci siamo scordati come si fa. E la nostra economia si basa su quello. Agricola compresa. Quindi, preparate le lacrime il giorno che i cinesi alzano i prezzi alla produzione
5) I cinesi ci tengono per le palle, glielo abbiamo per messo “noi”. Noi come occidentali, noi come clienti. E ad essere SINCERI non lo hanno mai fatto pesare troppo, al contrario di quei Gentlemen dell’OPEC, che non aumentano la produzione di greggio, perché se no non guadagnano secondo le loro stime. E poi se il prezzo del petrolio sale, è perché la Cina ne consuma TANTO. Non solo per fare i genocidi culturali in Tibet, ma sopratutto per dare energia a quella cavolo di fabbrica che ha fatto il telefonino che mi ha mandato l’SMS stamattina!
Buone Olimpiadi.

15.3.08

Operazione "Nostalgia"

(due post dopo un mese! Che Blogger che sono!)

Per chi, come me, traffica da più di dieci anni nella Information Technology, non può non ricordare il mitico “Zip 100” della Iomega su porta parallela.
Parliamo di un’Era Geologica fa, quando i dischetti floppy 3,5” da 1,44MB erano ancora all’ordine del giorno, e le aziende ci salvavano sopra i dati aziendali più critici.
A quel tempo l’apparizione di un scatolotto plasticoso blu che usava cartuccioni grigi che tenevano l’equivalente di dati di sessantanove dischetti fu preso come un evento epocale nell’evoluzione umana.
Il fuoco, la ruota e lo ZIP100.
Lento, un po’ rumorosetto, non facile da configurare sotto Windows 3.11 (se avete meno di 22 anni inutile spiegarvi cos’è…) ed emettitore di strani CLAK! In fase di espulsione della cartuccia.

Subito venne preso d’assalto dalle Ditte ma, soprattutto, dagli utenti casalinghi.
Erano gli anni in cui uscivano i primi scanner a prezzi accettabili (200.000 Lire per un oggetto che sa fare una copia digitale delle foto del sedere cellulitico della moglie in bikini durante le vacanze in Sardegna erano briciole, per qualche cliente del tempo…) e la fame di spazio di memorizzazione, per hard disk che erano da 800MB al massimo (si, 800MB), era enorme.
Iomega azzeccò il business.
Io fui uno dei primi utenti di questo oggetto. Ci memorizzai sopra di tutto. Per qualche anno.
Il mercato non si fermò. I masterizzatori CD scesero di prezzo velocemente, poi apparvero i masterizzatori DVD, ed infine la soluzione finale per memorizzare i culi cellulitici (unica costante di questi anni di evoluzione informatica) furono le chiavette usb (“chiavette” un cappero: si chiamano FLASH MEMORY! )
Il mio lettore ZIP, ed i relativi dischetti, scomparvero dimenticati dentro un cassetto circa otto anni fa.
Fino a ieri sera.
Guidato da uno strano istinto del tipo “ma chissà se va ancora”, mi sono ritrovato a navigare il contenuto INTATTO di questi dischetti.
Complimenti IOMEGA, avete fatto un prodotto che dura più del periodo di garanzia… Avete licenziato l’ingegnere che ve li ha progettati?

Così, con un’emozione strana (Oddio, sto diventando vecchio), rivedo immagini che avevo memorizzato di cui mi ero quasi completamente scordato.
Anzi, di a,cune, manco mi ricordavo nulla! Quindi ecco che aprivo come un forsennato il menu di proprietà per sapere la data di memorizzazione del file. Novembre 1996, Giugno 1997, un acerbo e recentissimo 1999! Aiuto…
Ed ecco spuntare dalla memoria del tempo, grazie alla singolare longevità hardware dello ZIP100, questi file che di fatto rappresentano un pezzo della mia vita.
Penso di aver sussurato più di una volta la frase “ah, minchia, ecco dov’era finita questa foto…”.
Il Francesco di dieci e passa anni fa era ordinatissimo ed organizzatissimo: aveva backuppato tutto su questi dischetti… Peccato che il Francesco attuale se ne era scordato…

Pubblico, senza commenti troppo approfonditi alcune delle immagini che ho ripescato che mi hanno suscitato maggiore emozione.






Eccomi “pischello” più che mai. Manco mi ricordo quanti anni avevo in questa foto, ma secondo me il “2” nella mia età non c’era… Non chiedetevi perché siamo in mimetica fuori ordinanza, e NON chiedetevi troppo se la persona di fianco a me è un giovanissimo “Lorenzo Cherubini”. Tanto vi lascio nel dubbio. Comunque, il “Lorenzo pubblico” canterino lo ha fatto eccome il militare, giusto per ricordarlo alle giovani generazioni (dato che mi sembra che faccia di tutto per non ricordare che non ha fatto domanda di Obiezione di Coscienza. Coerente?), ma questa foto non ha nessuna attinenza con quest’argomento.
Jo, ovunque tu sia, spero sia tutto ok.



Io ed Imrann.
Foto anche questa di più di dieci anni abbondanti. Chi è Imrann? Imrann è il mio fratello virtuale mussulmano di Parigi. Uno che ha capito tutto della vita. Di etnìa creola, è riuscito ad arrivare a 36 anni senza mai lavorare, e adesso svolazza da un lavoro interinale all'altro, fregandosene della sua laurea in Legge con indirizzo ospedaliero. Avrebbe dovuto fare l'avvocato dei medici coinvolti in episodi di malasanità (se solo avesse avuto la voglia di sbattersi un attimo).

L'ho conosciuto nelle mie trasferte di allenamento Parigino, era quello che mi offriva da dormire a casa sua, essendo anche lui un praticante di del'Arte Marziale che studiavo. Mi ha fatto conoscere la Parigi non turistica, quella del quartiere arabo dietro il Sacro Cuore, degli spacciatori, dei ragazzi che vivono all giornata fino a diciannove anni, e che se hanno ragranellato abbastanza soldi vendendo droga, cambiano completamente quartiere e vita. La Parigi dove in certi quartieri la polizia è rinchiusa nele sue caserme per timore di uscire per strada, il Mercatino delle Pulci dei negozianti irascibili e dei androni dei palazzi dove di aprono in due la faccia a coltellate solo perchè assomigli allo spacciatore rivale. Ho visto ragazzetti di colore portarsi dietro panetti di droga grossi come libri scolastici, e vederli tagliare col coltello mentre parlano di videogiochi. Ho mangiato i peggiori piatti etnici della mia vita e sono stato invitato al compleanno di un ex-drogato malato terminale di AIDS che festeggiava i suoi ultimi giorni di vita.. in un cliema di vera gioia ed affetto dei suoi amici e ho mangiato la miglior pizza francese in un buco di locale gestito da pescaresi che non parlavano francese. Bei ricordi. Esperienza che non merita un Post a sè, ma un Romanzo. Chissà... ;-)

Forum di Arti Marziali, che passione!

Immaginate un luogo virtuale, ad accesso pubblico, in cui individui dotati conoscenze su di un argomento specifico, discutono, rispondono a quesiti, nel concetto più completo di democrazia, nei confronti di altre persone che pongono domande o semplicemente porgono spunti di riflessione.

Attraverso Internet questo luogo può essere attivo sempre. ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette, trecentosessantacinque giorni all'anno. Feste comprese.

Stupendo.

Una della massime espressioni della comunicazione umana e della democrazia.
L'anonimato è garantito, ma la correttezza impera. Le informazioni sono condivise, in quanto tutto si svolge sul concetto che "Knowledge is power, Sharing Knowledge is Freedom" - La Conoscenza è Potere, condividere la Conoscenza è Libertà-.

Di cosa sto parlando?
Dei Forum in Internet.
Esistono Forum su praticamente qualsiasi argomento dello scibile umano.
Forum di medicina, Forum di meccanica, di Arte, Letteratura, Giardinaggio, Modellismo, Bricolage, Modding, Armi da Fuoco, Informatica, Giochi da Tavolo, Cucina, Meteo, Solidarietà, Politica, cura dei Furetti e... Arti Marziali.

In quest'ultimo argomento, ogni regola di democrazia, correttezza, rispetto dell'interlocutore s'infrangono contro i driver mentali dell'Artista Marziale.

Io sono iscritto a svariati Forum, e ne consulto svariati, da anni.
La miniera d'informazioni che si possono trovare in questi ambienti è notevole.
Esattamente come in Internet, si possono trovare delle castronerie, come anche delle perle d'informazione.

Sta nella capacità del Surfer saper discernere la buona informazione da quella cattiva. Un proverbio dice: "Se vuoi comprare dell'oro, devi sapere almeno cos'è l'oro".
Se cerchiamo informazioni su certi argomenti, dobbiamo un minimo, sapere di cosa abbiamo a che fare.
Altrimenti, facciamo due giri su Google, salta fuori che gli alieni sono a capo dei maggiori Governi del pianeta da decenni, che le scie chimiche del cielo fanno parte di un progetto di controllo planetario dell'umanità, che esiste il Nitrogeno, che in Iraq gli USA stanno stra-vincendo (ma anche stra-affondando, dipende dal sito che beccate per primo) e che certi autori italiani di racconti per adolescenti maturi (quasi marci) sono davvero dei geni della letteratura.

Quindi, in certi Forum, con un po' di pazienza, possiamo trovare davvero delle notizie/informazioni utili. E in più, se rispettiamo alcune semplici regole di comportamento (buona educazione, sostanzialmente), possiamo anche porre domande, e avere delle risposte. A seconda della capacità cognitiva dei nostri interlocutori, possiamo avere delle risposte più o meno utili, o almeno un punto di vista differente sul problema/richiesta che stiamo affrontando.

Scordatevi quanto ho scritto sopra.

Immaginate un luogo dove della gente, sostanzialmente non bravissima in quello che fa, che si siede davanti ad una tastiera. E legge. Legge interventi scritti da altre persone che, come lui, difficilmente rappresentano la punta di diamante della conoscenza dell'argomento del Forum.
Mentre legge scuote la testa, ride, s'arrabbia e poi scrive.
Scrive spesso con lo spirito, più che di contribuire alla discussione, di denigrare, umiliare, svettare sul gruppo. Senza mai aggiungere, a livello tecnico, il minimo contributo alla discussione in corso.
Questo è la tipica Discussione in un Forum di Arti Marziali.

Da un paio d'anni frequento uno che è, a dir poco, un interessantissimo Esperimento Sociale.
Certi giornalisti fanno dei numeri da circo per cercare di entrare in contatto coi giovani, per poi realizzarne dei libretti scandalo, oppure certi psicologi cercano di carpire l'evoluzione della società umana andando in discoteca.

Ma iscrivetevi ad un Forum di Arti Marziali se volete davvero restare sorpresi!
Il divertimento è assicurato!

A parte l'Atavico Fascino che le Arti Marziali sviluppano sul maschio (ma anche di certe femmine, per carità) medio, il forum è il luogo ideale per imporsi, senza dimostrare.
E' una piccola società, ma ben variegata, in cui si possono individuare i vari profili psicologici degli utenti. Quando abbiamo gente che scrive più di 1000 messaggi in un anno, su svariati argomenti, trarne qualche conclusione su una bozza di profilo psicologico non è impossibile.

Esistono i seguenti tipi di utenti:
1) Seri. Gente che cerca informazioni, ma che non ha problemi a condividere quello che sa con altri utenti. Scrivono poco, leggono molto, intervengono ad hoc con messaggi correlati e pertinenti. Stanno fuori dai litigi. Molto odiati dalla comunità. Sono visti come il "vecchio saggio sulla montagna". Detentori del Sapere.
Quindi, stanno sul cazzo. Spesso ignorati.

2) I Maestri liofilizzati. Una delle piaghe moderne delle Arti Marziali, è che in molte discipline -non da ring-, basta pagare e sei autorizzato ad insegnare. Ho riassunto in una frase qualcosa su cui in internet ci sono Gigabyte di diatribe. Ma è così. Il mondo è popolato da inetti marziali.
Questi utenti vedono il Forum come posto per pubblicizzare i loro seminari/corsi istruttori a pagamento, e un luogo dove fare pubblicità permanentemente. Ma senza scoprirsi troppo.
Avendo una formazione affrettata, comprendono il valore elevatissimo della singola informazione, che poi devono rivendere ai loro allievi paganti. Quindi nel Forum ne depredano il più possibile (di informazioni), e loro non ne scuciono manco una. Neanche se messi alle strette da altri utenti del Forum. Leggere i loro post può essere motivo di grande risate, ma anche di tristezza che la situazione delle Arti Marziali moderne.

3) I Curiosi. Gente che di Arti Marziali ha solo una cultura teorica (eh si, c’è anche questa gente), e si diverte o è genuinamente curioso nel fare domande a praticanti. Mossi da innocente curiosità personale, le loro domande possono essere spunto per sanguinosi litigi tra utenti Seri e Maestri Liofilizzati.

4) Praticanti. Gente che fa qualcosa per conto suo, non insegna nel termine stretto del termine, e però interviene pesantemente per correggere eventuali “bestialità” (vere o presunte) scritte dagli utenti Maestri Liofilizzati o dagli utenti O.M. (che descriverò tra poco). L’utente Praticante è una potenziale “mina vagante” per un Forum. I Praticanti sono persone che possono avere un’enorme cultura marziale e buone capacità in genere, come essere ignoranti come delle capre.

5) O.M.= Onanisti Marziali. Gente che arriva sui Forum di Arti Marziali in cerca di Risposte Definitve, la cui cultura è basata esclusivamente da film scaricati da Internet e spezzoni di YouTube. Generalmente sono convinti che –in poco tempo- una persona possa imparare a proiettare lontano la gente col solo pensiero (lo ha visto su YouTube, quindi è vero), possa diventare una macchina da guerra con i coltelli (ha fatto ricerche in tal senso con Google, quindi è vero) e che in Italia è possibile avere uno sbocco lavorativo ben retribuito come “Maestro di Arti Marziali” o come “Stuntman” a Cinecittà. Questi utenti pongono domande nei Forum ai limiti della comicità più selvaggia.

6) Military Oriented. Gente che dopo anni di Arti Marziali tradizionali, conosce i “Sistemi Militari” di combattimento, quindi rinnega il suo passato, e si ricicla fisicamente e mentalmente, in queste attività. Sono i fautori dei calci ai genitali, dei colpi di palmo alla mascella e dell’eliminazione della sentinella con coltello di plastica, tra una flessione e l’altra urlata durante gli esercizi in palestra. Sono il disonore di Israele al 80%, nel senso che tutti si rifanno al Krav Maga israeliano. Il Krav Maga, se si scava un po’, si scopre ha poco a che vedere con queste Associazioni che sorgono dalla sera alla mattina in Italia (ed in Europa). O almeno, il Krav Maga originale ha poco da spartire da gente che ha fatto cinque anni di kick boxing, e ora, tra una lampada e una seduta depilatoria dall’estetista, sfoggia magliette nere, pantaloni mimetici e roboanti corsi Antiterrorismo (in un weekend). Questi utenti, a parte Onorevoli eccezioni, sono persone assolutamente a secco di cultura marziale vera e propria, ed in pochissimo tempo hanno acquisito un sacco di confusione sugli argomenti che dovrebbero essere in grado di gestire. Però sono estremamente poco litigiosi sui Forum: hanno un Ego così’ gonfiato, che trattano con sufficienza tutti gli altri utenti. Tanto questo weekend si allenano con un ex-Mossad… :-D

Con questo universo psicologico, un Forum di Arti Marziali è davvero un posto interessantissimo. Dove le parole offendono, e sono peggio che un colpo da K.O.
L’Ego degli utenti è un bene prezioso, ed è il bersaglio preferito delle discussioni, dove di tecnica, storia e applicazioni Marziali si legge ben poco, per i motivi sopraesposti.
Che funzione hanno i Forum di Arti Marziali? Semplice: smascherare i faker. O di far diventare faker persone che vogliamo distruggere nella reputazione. Chi è un Faker? Un faker è un millantatore nel senso più ampio del termine. Per chi è a digiuno di Arti Marziali: lo so che è perfettamente legittima la domanda che vi state ponendo: “Come si fa a mentire nelle Arti Marziali? Se sai fare, lo dimostri… o no?”
No. Oggi per essere un bravo Maestro di Arti Marziali moderne, in sostanza, basta avere una buona parlantina e/o picchiare forte senza tecnica. Poi si da un nome anglosassone a quello che si fa, e si è a posto. C’è gente, anche “famosetta” che ha *solo* la parlantina.

Quindi, in un ambiente marziale, dove i lividi son un incidente, e non la regola, i Fakers imperano.
I Fakers hanno una paura fottuta di chi “incrocia informazioni”.
E nei Forum, con la partecipazione ed il contributo di numerosi utenti da tutt’Italia (e non solo), e’ facile ricostruire il vero “passato” e le reali capacità di un “famoso Maestro”.
E se il Faker di turno (o presunto tale) cerca in prima persona di giustificarsi o di controbattere le accuse di inettitudine marziale nei suoi confronti, viene letteralmente “incenerito” dalle risposte degli altri utenti. Barriera fisica e virtuale e distacco fisico dato dalla tastiera e dello schermo, rendono certi utenti estremamente crudeli verso questi Fakers. Spesso il risultato che il Faker è costretto, per pulire il suo “Onore”, di cancellarsi dal Forum spontaneamente.
Più speso però il Faker si difende dietro falsa identità (spacciandosi spesso per suo amico/allievo), oppure si limita a leggere e basta.
Fenomeno tutto italiano: nei Forum di Arti Marziali NON intervengono Maestri di grosso calibro di certe discipline. Questi personaggi monitorano continuamente i >Forum per sapere com’è la loro reputazione, e nel caso spunti una “contestazione” nei loro confronti o mandano avanti un loro allievo, oppure minacciano, in privato, i responsabili legali del Forum di fantomatiche rivalse legali.
Ma sempre nell’ombra, di nascosto.
Nei Forum analoghi anglosassoni, i Grandi Maestri scrivono eccome, e qualche volta sono educatamente criticati, ma il livello di discussione rimane sempre a livelli civili.

Esempi di tipiche situazioni da Forum:

-L’Utente X invita a spulciare bene il curriculum megagalattico sfoggiato da un noto istruttore di Arti Marziali italiano, perché secondo lui è un po’ troppo gonfiato. Nel giro di qualche settimana e di centinaia di contributi di persone più o meno competenti o che hanno conosciuto questo Maestro, prima che si definisse tale, il personaggio viene “spogliato” e miseramente emerge che è un millantatore. Dopo qualche tempo intervengono dei suoi “allievi” che a turno si spacciano per Marescialli della Finanza che invitano sul Forum pubblicamente a cessare ogni messaggio infamatorio, oppure pubblicano pesanti offese sugli utenti che hanno contribuito a ridimensionare il curriculum del Maestro oppure andando fino a minacce in privato neanche tanto velate.
-L’utente X afferma che nella tal scuola italiana di Arti Marziali viene insegnato in esclusiva lo stile Y di Arte Marziale. Peccato che da tempo un Utente del Forum afferma da tempo di essere lui il solo esclusivista di tale Arte Marziale in Italia. Inizia una divertentissima (quanto triste in maniera raggelante) scambio di opinioni, email più o meno contraffatte di “concessione di affiliazione”; diplomi scannerizzate e foto ritoccate di magliette col logo ufficiale dell’Arte Marziale. Lo spolpamento mediatico tra i due presunti rappresentanti (ogni loro scambio di post pubblici si conclude puntualmente con un invito a discuterne faccia a faccia, inviti sempre disattesi da entrambi le parti, ovvio) ha un solo risultato: più che di affermare in maniera definitiva chi è il VERO autorizzato ad insegnare l’Arte in Italia, è quello di far morire dalle risate gli altri utenti del Forum che ci pensano due volte prima di prendere solo in considerazione l’idea di avvicinarsi marzialmente a questi due Maestri.

Come si fa a non essere attirati in maniera irresistibile da certe cose? :-D