20.3.08

Cina, Tibet ed SMS...

Il mio primo post di carattere politico.
Stamattina il mio cellulare mi ha dato il “buongiorno” con il seguente SMS:“Per protesta dei soprusi cinesi in Tibet boicotta l’economia cinese. Non comprare più roba cinese e non andare nei loro ristoranti. Per favore fai girare la notizia.”.
Non so chi fosse, nel senso che era un numero visibile, ma non presente nella mia rubrica. Qualcuno che si fa sentire così spesso col sottoscritto, che si ricorda di lui solo quando deve fare propaganda da quattro soldi fine a se stessa.

Si, avete letto bene.
Il messaggio mi ha fatto davvero riflettere, non per i poveri tibetani, ma per l’idiozia della mente umana occidentale condizionata dai media. Questa persona che mi ha mandato l’SMS molto probabilmente ignora i seguenti fatti:
1) Il problema in Tibet non c’è dalla settimana scorsa (tempo del primo reportage della protesta dei Monaci), ma da qualche decennio. A nessuno gliene è mai sbattuto niente.
2) La Cina è così potente, perché lo abbiamo voluto noi occidentali. Ci serviva una produzione a basso prezzo, per far girare la NOSTRA economia, e la Cina ha accettato la parte. Circa venticinque anni fa, quando i “problemi” in Tibet erano già ben presenti
3) L’SMS è stato inviato con un prodotto cinese. Se poi è stato inviato da un cellulare contratto 3, si è pagato un cinese con un prodotto cinese

Adesso i cinesi sono dei “bastardi”. Sono grami, despoti, antipatici e figli di buona donna.Che generalizzazione del menga.Un miliardo e duecentotrenta milioni di persone sono grame, despote e figli di buona donna. Tutte. Improvvisamente. Magari orientare i nostri commenti ed “”””””””””””””analisi”””””””””””””” politiche verso il Governo cinese non sarebbe meglio? Riuscire a “generalizzare” su centoventi persone, si è più precisi che su un miliardo e passa.
Il governo cinese è pragmatico. E al nostro Occidente sta bene (abbastanza) che sia così. Ricordiamo che quando il Dalai Lama è venuto in Italia nel 2007, i politici più importanti hanno fatto A GARA per evitarlo. Riconoscerlo avrebbe potuto, in linea TEORICA, far girare i maroni al Governo cinese. L’Italia NON può permettersi, con tutti i soldi che ha in ballo con la Cina (e ne ha TANTI), di infastidirlo.
Solo infastidirlo.

Prodi al programma di Fabio Fazio “Che tempo che fa” (simpaticissima trasmissione di faziosa come poche cose in TV, ma condotta in modo adorabile) ha detto ben chiaramente: “Esistono le Ragioni di Stato”.
Dalai Lama, ci sentiamo via SMS, ma non posso stringerti la mano, se no gli imprenditori italiani che producono in Cina materiale con marchio italiano, si beccano delle imposte di produzione in più.
E la gente del Tibet viene stritolata da decenni nell’indifferenza occidentale.
“Beh, meglio tardi che mai!” dirà qualcuno. “Tardi” era quindici anni fa. Ora la Cina comanda, tenendo in pugno l’economia occidentale, quindi ci si può svegliare finchè si vuole… ma siamo oltre il punto di non ritorno da tempo.Abbiamo creato noi la Cina.

Tu che stai leggendo questo Blog hai un hardware del PC totalmente cinese. Dallo schermo, alla tastiera. Questo Blog è ospitato su un server che di NON Cinese ha solo il software. Il tuo telefonino è cinese. E se è uno dei pochissimi prodotti in Messico o nelle Filippine, sappi che il display è fatto con un minerale contenuto in miniere che sono solo in Africa… Che da anni sono in mano ai cinesi.Taiwan non è la Cina! Qualche possessore orgoglioso di PC Apple (Designed in California, assembled in Taiwan) o Asus, potrebbe dire che da sempre Taiwan rivendica l’indipendenza dalla Cina, e i prodotti informatici hardware più riusciti dei nostri anni provengono da là. C’è ogni tanto anche qualche tensione militare nelle acque che dividono la Cina dall’isola di Taiwan. Ma niente de che. Taiwan paga le tasse alla Cina. Se non le pagasse, state sicuri, che sarebbe stata rasa al suolo almeno cinque volte… Quindi se compri Taiwan, dai i soldi ai cinesi ammazza-tibetani.

Se poi non si vuole andare ai ristoranti cinesi, tanto meglio. Ma forse come scusa era meglio l’Influenza Aviaria. O vi siete già scordati?
Ma siete proprio sicuri che “boicottare” i cinesi di casa nostra sia il metodo migliore per protestare contro la situazione in Tibet? Ai cinesi che lavorano da noi, peccherò di presunzione, ma non gliene fotte niente dei tibetani e meno che meno appoggiano queste azioni. Ma si dai, protestiamo, e che cavolo! E’ tanto che non si protesta! (Vi ricordo che Berlusconi potrebbe venire su di nuovo entro un mesetto, risparmiate le cartucce…)

Cosa è che mi fa “Inacidire” in tutto questo?Chi mi ha spedito l’SMS stamattina sa che “Contractor” (che non sono i Mercenari Moderni che una pessimo giornalismo identifica) anche italiani sono responsabili da anni di “rimozioni” di proteste Indios della Trans-Amazzonica? Abbiamo un sacco di ditte di ingegneria civile laggiù. Che devono essere difese dagli Indios, che brutta razza, si arrabbiano se gli passa un’autostrada sul loro villaggio.
Qualcuno parla di questo? No. Vedete, I giornalisti se non c’è di mezzo l’America, o adesso la Cina, sono restii coi loro cellulari di riprendere certe scene. Non fa notizia.
Inutile ricordare il Darfur. Pensare che ci hanno tirato qualche cazzotto anche noi occidentali in segreto, ma poi, dato che non ne valeva la pena, e Bin Laden non è più là, di che i civili crepino in una “solita” guerra civile.
Stamattina niente SMS per l’Africa Centrale. SI, sa, non fa più ormai notizia.
Niente SMS sulla guerra tra Moros Moros islamici e cristiani filippini.
Niente SMS per le “guerre segrete” del sud america. E non mi riferisco a quelle coglionate dell’Epoca Reagan.
Perché? Perché non ce ne fotte niente.

Ma noi italiani siamo splendidi. Mandiamo le “Due Simone” a Baghdad per insegnare la RACCOLTA DIFFERENZIATA ai bambini del luogo, e poi abbiamo Napoli ridotta come è ridotta. Se invece che andare in giro per l’Iraq del 2004, e farsi rapire, fossero restate in Italia… Non avrebbero fatto più del bene tangibile a noi? Essere generosi con altri popoli, essere sensibili ai problemi planetari è davvero una cosa estremamente di altissima civiltà.Ma se queste persone che dimostrano tali nobili sentimenti, non fanno un cazzo per migliorare la NAZIONE in cui vivono… E’ comico a dir poco. Solo chi sta bene può (davvero) aiutare chi sta peggio.Già, perché chi mi ha mandato l’SMS stamattina, sicuramente oggi butterà per terra una cartaccia o commetterà un atto di egoismo con una persona che conosce. Prima crea una vita “decente” di Rispetto intorno a te, poi pensa ai Tibetani.

ALT!
Qualcuno ora potrebbe dire stizzito: Caro Francesco, Lei non comprende il Potere della protesta unita! Se siamo COESI possiamo fare TUTTO!

Si, certo. Togliere il prezzo di ricarica sui cellulari (cosa tutta italiana e basta). Questo è l’unico risultato di Azione Collettiva che ha funzionato in Italia. Ah, no. Un’altra: evitare di trovare un posto dove mettere i rifiuti a Napoli. Stop. Non mi viene in mente altro.Nonostante Internet ci dia la possibilità di rendere COESI milioni di persone sul pianeta contemporaneamente, siamo più divisi che qualche decennio fa. Prima, con i mezzi di comunicazione “Lenti” e non real-time, c’era il dubbio. Ora c’è la certezza. Non contiamo nulla.
Con buona pace di Beppe Grillo, che è un grande. Quando non parla di tecnologia.

Ricapitoliamo il mio pensiero, se siete arrivati fin qui:
1) La situazione tra Tibet e Cina è una Vergogna. Brutto che i media la portino alla ribalta solo ora. Brutto che non parlino di altri “Tibet” del pianeta. Ma si sa: un TG dura 22 minuti, escluso lo sport. E solo 7 minuti sono per gli Esteri. I Direttori devono fare delle scelte
2) Il soldo è il soldo
3) Boicottare i cinesi di casa nostra se non pagano le tasse e se non rispettano le norme igienico/sanitarie/sicurezza nelle loro attività. Loro col Tibet non c’entrano una sega. Coglioni.
4) Internet è fatta di computer interconnessi tra loro. L’hardware di questi pc è nella quasi totalità di provenienza cinese. Non facciamoli incazzare (come ha detto anche Prodi), perché in occidente nessuno è in grado di mettere su fabbriche di hardware a basso costo in un mese. Ci siamo scordati come si fa. E la nostra economia si basa su quello. Agricola compresa. Quindi, preparate le lacrime il giorno che i cinesi alzano i prezzi alla produzione
5) I cinesi ci tengono per le palle, glielo abbiamo per messo “noi”. Noi come occidentali, noi come clienti. E ad essere SINCERI non lo hanno mai fatto pesare troppo, al contrario di quei Gentlemen dell’OPEC, che non aumentano la produzione di greggio, perché se no non guadagnano secondo le loro stime. E poi se il prezzo del petrolio sale, è perché la Cina ne consuma TANTO. Non solo per fare i genocidi culturali in Tibet, ma sopratutto per dare energia a quella cavolo di fabbrica che ha fatto il telefonino che mi ha mandato l’SMS stamattina!
Buone Olimpiadi.

2 commenti:

Carlo ha detto...

Sarò monotono, ma continuo a concordare con le tue analisi...

carlo

Anonimo ha detto...

Dalle mie parti si dice: datti pure dei pugni sulle palle, ma poi non lamentarti che fa male...

Marco di Viadana