Rieccomi qui,
dopo quasi un anno di silenzio sul mio Blog.
Perchè proprio oggi e perchè sopratutto con questo argomento.
I motivi non sono tanti, forse, sostanzialmente, due.
Sto finendo (veramente) il mio secondo -soffertissimo nella stesura- romanzo.
E proprio perchè presto mi ritroverò "senza nulla a cui scrivere per un po'", mi
è venuto in mente che vorrei far tornare vivo, ma molto più vivo di prima,
questo Blog.
Sul romanzo ne parliamo in un prossimo post. Lo so che non vi siete scordati me.
Ma prima di annunciare che il secondo romanzo, facciamo passare qualche giorno.
Secondo motivo: parliamo di qualcosa di cui oggi stanno parlando tutti,
soppratutto coloro che nemmeno sanno cos'è un computer.
Steve Jobs non c'è più.
Il co-fondatore della Apple è morto in seguito ad una malattia contro cui stava
combattendo da anni. Ma non c'è genio-popolarità-disponibilità economiche che
possono aiutarti quando "arriva la tua ora".
Per questa persona si stanno "scomodando" un po' tutti, a partire dal Presidente
degli Stati Uniti, al fondatore di Facebook (fateci caso: nei flash delle news
dei vari TG danno la notizia in questo ordine di nomi...), fanno a gara a chi
riesce a fare il commento più emozionante su Jobs.
Io penso che le uniche persone (e sono tantissime, un numero impensabile) che
possono davvero esprimere gratitudine a questo grande imprenditore sono gli
utenti della generazione "I".
Gente che si è avvicinata ad un certo modo di intendere la multimedialità senza
avere basi informatiche.
La scomparsa di Steve Jobs, come tutti i grandi eventi mediatici (e lui era un
genio della comunicazione), ha scatenato il circo delle opinioni.
Gli Adepti che piangono la morte di un Guru, i Detrattori che sputano veleno sul
fatto che rivendesse a prezzi esorbitanti hardware economico e non privo di
difetti a masse di idioti pronti a saltare il pagamento di alcune bollette pur
di avere un Iphone.
Chi lo descrive come una persona illuminata e "purpose driven", e chi diceva che
non era altro che un arrogante bastardo senza pudore.
Steve Jobs ha sicuramente fatto del mercato della multimedialità di massa un
movimento culturale.
Ha creato, e ha distrutto, il concetto che i prodotti della Mela fossero solo
per pochi ed elitari clienti.
Se vuoi fare i soldi, devi vendere alla massa.
E alla massa ci arrivi con due strade: prezzi bassi oppure idee sbalorditive.
Steve Jobs non ha fatto nessuna delle due cose.
I prezzi dei suoi prodotti sono rimasti follemente alti (per quello che
offrivano), e ha sempre proposto cose che c'erano già sul mercato da anni.
Gli smartphone esistevano da qualche anno prima dell'Iphone, per non parlare dei
lettori MP3.
Ma allora il suo genio dove stava?
Da NON Mela quale è il sottoscritto, posso dire perfettamente il mio punto di
vista sul fenomeno Apple degli ultimi anni.
I prodotti Apple si basano sicuramente su un design magnifico, sicuramente. Sono
belli e curiosi anche quando sono spenti. E sono semplicissimi nelle loro forme.
Questa cosa i produttori della concorrenza non lo hanno MAI capito.
I prodotti Apple si basano sulla pubblicità tra le persone.
Notoriamente le persone, per la legge dei grandi numeri, sentono A e poi
all'amico dicono B, che poi all'amico dell'amico arriva l'informazione sottoforma
di C.
Su queste "manipolaizoni involontarie" dell'informazione, a livello spontaneo,
nella gente si sono diffuse vere e propri dogmi:
-I PC Apple non si bloccano mai
-Su IPod la musica si sente meglio che in altri MP3
-Sui Macbook i programmi di grafica sono più veloci (di cosa?). Sono più veloci
e basta. Anche se non ci fai grafica.
-L'Iphone va meglio di qualsiasi altro cellulare e si usa facilmente (verissimo
per la seconda parte dell'affermazione)
-Con gli Apple le foto "vengono meglio" sullo schermo
-Si, costano un po' di più dei PC normali (solo il doppio a parità di
prestazioni), ma non si rompono mai. (Si spera che non si rompano perchè a
tutt'oggi la riparazione di un prodotto Apple è qualcosa di abbastanza complesso
e costoso, specie fuori garanzia)
La gente, totalmente disorientata da pubblicità, concetti informatici
sommariamente esposti sui vari media e sopratutto da conoscenti "smanettoni", ha
trovato in Apple una rassicurante Stella Polare.
dopo quasi un anno di silenzio sul mio Blog.
Perchè proprio oggi e perchè sopratutto con questo argomento.
I motivi non sono tanti, forse, sostanzialmente, due.
Sto finendo (veramente) il mio secondo -soffertissimo nella stesura- romanzo.
E proprio perchè presto mi ritroverò "senza nulla a cui scrivere per un po'", mi
è venuto in mente che vorrei far tornare vivo, ma molto più vivo di prima,
questo Blog.
Sul romanzo ne parliamo in un prossimo post. Lo so che non vi siete scordati me.
Ma prima di annunciare che il secondo romanzo, facciamo passare qualche giorno.
Secondo motivo: parliamo di qualcosa di cui oggi stanno parlando tutti,
soppratutto coloro che nemmeno sanno cos'è un computer.
Steve Jobs non c'è più.
Il co-fondatore della Apple è morto in seguito ad una malattia contro cui stava
combattendo da anni. Ma non c'è genio-popolarità-disponibilità economiche che
possono aiutarti quando "arriva la tua ora".
Per questa persona si stanno "scomodando" un po' tutti, a partire dal Presidente
degli Stati Uniti, al fondatore di Facebook (fateci caso: nei flash delle news
dei vari TG danno la notizia in questo ordine di nomi...), fanno a gara a chi
riesce a fare il commento più emozionante su Jobs.
Io penso che le uniche persone (e sono tantissime, un numero impensabile) che
possono davvero esprimere gratitudine a questo grande imprenditore sono gli
utenti della generazione "I".
Gente che si è avvicinata ad un certo modo di intendere la multimedialità senza
avere basi informatiche.
La scomparsa di Steve Jobs, come tutti i grandi eventi mediatici (e lui era un
genio della comunicazione), ha scatenato il circo delle opinioni.
Gli Adepti che piangono la morte di un Guru, i Detrattori che sputano veleno sul
fatto che rivendesse a prezzi esorbitanti hardware economico e non privo di
difetti a masse di idioti pronti a saltare il pagamento di alcune bollette pur
di avere un Iphone.
Chi lo descrive come una persona illuminata e "purpose driven", e chi diceva che
non era altro che un arrogante bastardo senza pudore.
Steve Jobs ha sicuramente fatto del mercato della multimedialità di massa un
movimento culturale.
Ha creato, e ha distrutto, il concetto che i prodotti della Mela fossero solo
per pochi ed elitari clienti.
Se vuoi fare i soldi, devi vendere alla massa.
E alla massa ci arrivi con due strade: prezzi bassi oppure idee sbalorditive.
Steve Jobs non ha fatto nessuna delle due cose.
I prezzi dei suoi prodotti sono rimasti follemente alti (per quello che
offrivano), e ha sempre proposto cose che c'erano già sul mercato da anni.
Gli smartphone esistevano da qualche anno prima dell'Iphone, per non parlare dei
lettori MP3.
Ma allora il suo genio dove stava?
Da NON Mela quale è il sottoscritto, posso dire perfettamente il mio punto di
vista sul fenomeno Apple degli ultimi anni.
I prodotti Apple si basano sicuramente su un design magnifico, sicuramente. Sono
belli e curiosi anche quando sono spenti. E sono semplicissimi nelle loro forme.
Questa cosa i produttori della concorrenza non lo hanno MAI capito.
I prodotti Apple si basano sulla pubblicità tra le persone.
Notoriamente le persone, per la legge dei grandi numeri, sentono A e poi
all'amico dicono B, che poi all'amico dell'amico arriva l'informazione sottoforma
di C.
Su queste "manipolaizoni involontarie" dell'informazione, a livello spontaneo,
nella gente si sono diffuse vere e propri dogmi:
-I PC Apple non si bloccano mai
-Su IPod la musica si sente meglio che in altri MP3
-Sui Macbook i programmi di grafica sono più veloci (di cosa?). Sono più veloci
e basta. Anche se non ci fai grafica.
-L'Iphone va meglio di qualsiasi altro cellulare e si usa facilmente (verissimo
per la seconda parte dell'affermazione)
-Con gli Apple le foto "vengono meglio" sullo schermo
-Si, costano un po' di più dei PC normali (solo il doppio a parità di
prestazioni), ma non si rompono mai. (Si spera che non si rompano perchè a
tutt'oggi la riparazione di un prodotto Apple è qualcosa di abbastanza complesso
e costoso, specie fuori garanzia)
La gente, totalmente disorientata da pubblicità, concetti informatici
sommariamente esposti sui vari media e sopratutto da conoscenti "smanettoni", ha
trovato in Apple una rassicurante Stella Polare.
"Tutto cambia, per non cambiare nulla".
L'Ipad è un Iphone grosso. Geniale (davvero), che a sua volta è un Ipod con
dentro l'hardware (sempre mai all'avanguardia rispetto alla concorrenza) per
fare le telefonate.
Tutto semplice. Tutto identico. Un po' costoso, ma almeno è un pochino ancora
uno Status Symbol.
Grande Steve Jobs. Che per sua stessa ammissione non era un tecnico. Chi aveva i
cacciaviti in mano era altra gente. Lui aveva la Visione di come le cose
dovevano andare.
E quando invece la "visione" ce le hanno dei tecnici, le cose vanno come i
prodotti Microsoft. Marketing ridicolo, prodotti che fanno funzionare il mondo
così come oggi lo conosciamo, ma però non per tutti. Partendo dai produttori di
hardware agli utenti finali.
Ora c'è il "solito" controcorrente che dice che la apple ha le mani
insanguinate.
Fa produrre i suoi "oggetti" in Cina, a lavoratori in pessime condizioni
contrattuali.
Ha sempre portato avanti politiche di vendite da monopolista predatore.
(Vi ricordo che un rivenditore Apple ha molto meno del 5% di margine su di un
prodotto Apple che vende).
Ma perchè criticarlo?
Ma perchè osannarlo?
Apple è.
Steve Jobs è stato.
Think Different.
Che non significa per forza anche Politically Correct. Anzi.
La questione è:
Quando morirà Bill Gates sarà la stessa cosa?
No.
Si, si saprà, ma sarà un impatto meno "emotivo".
Per due motivi:
1) Bill Gates è da un bel po' fuori dalla Microsoft, e quasi nessuno, se lo
chiedete per strada, vi sa dire chi ha preso il suo posto anni fa.
2) Alla Microsoft non sanno cos'è il marketing
Ma alla fine contano i numeri o le emozioni?
Apple ci ha fatto capire che ipercapitalismo sfrenato e con pochissime regole
può essere anche fatto digerire come un bellissimo sogno.
Prima per pochi.
Poi per tanti.
Mai per troppi.
Con tutta probabilità leggerete queste righe dallo schermo di un Ipad.
Quindi, qualunque sia il mio punto di vista, non importa.
Sei stato un grande, Steve Jobs.
PS Il file di questa immagine, che ho preso da Apple.com, si chiama t_hero.png
Ci sarà un motivo se fino in ultimo lo adorano così.
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