9/11 NEVER FORGET
-Riflessioni casuali ed eterogenee sull'11 settembre 2001-
Chi ha vissuto l'11 di Settembre 2001 sa di aver assistito ad un punto cruciale della Storia.
Il 24 Agosto 2001 ero sul percorso turistico sul tetto della Torre Sud. Ingabbiato nelle alte recinzioni, alzate di qualche metro ogni anno, per impedire che qualcuno facesse dei suicidi coreografici (decine di persone lo hanno fatto) oppure per evitare i gesti eclatanti dei "base jumper" provenienti da tutto il mondo. Su quell'enorme tetto, sferzato da un vento vigoroso e gelido, mi ero perso ad osservare le strade di Manhattan viste da quella prospettiva privilegiata. Non ero solo: c'erano almeno duecento persone in quel momento che stavano facendo la stessa cosa.
Vedere quella matrice di strade ortogonali, riempite dai punti gialli dei numerosissimi taxi, che si immettevano nel flusso delle strade principali, che si fermavano, che ripartivano, mi avevano subito dato
l'idea di un organismo vivente nelle cui vene scorrevano globuli gialli.
Nel 2001 esistevano già le fotocamere digitali compatte, ma avevano una qualità non eccezionale, ed erano oltremodo costose. Quindi all'ultimo piano della Torre un enorme laboratorio fotografico garantiva lo sviluppo di rullini in quindici minuti. Gli addetti erano tutte ragazze afroamericane.
Ma non voglio parlare di questo.
Dopo dodici anni si può azzardare un'analisi e delle conseguenze di quel giorno che segnò la vita di milioni di persone in tutto il mondo.
Non voglio analizzare i risvolti politici e geostrategici scatenati da quell'evento. Direi che da come si sono evolute le cose in Medio Oriente e non solo, nessuno, nemmeno chi avrebbe dovuto avere "una visione
chiara" della faccenda, è riuscito a capirci qualcosa.
Vorrei parlare dei conseguenti fenomeni culturali che si sono scatenati successivamente, alcuni davvero molto difficili da comprendere e giustificare.
Partiamo dal primo.
C'è sempre stato il "bastian contrario". Qualcuno che, attraverso l'analisi alternativa di dati ed eventi storici, propone una lettura di alcuni episodi storici sotto una chiave di interpretazione diversa. Dagli argomenti più seri, ai fatti di relativo interesse culturale.
"L'Olocausto non è mai avvenuto", "l'uomo non è mai andato sulla luna", "Elvis Presley è ancora vivo" etc...etc...
Lo shock dell'11 settembre fu così potente a livello mondiale che immediatamente la gente cercò di informarsi di come mai gli Stati Uniti, ovvero la nazione ritenuta al tempo la più potente al mondo, potesse essere vittima di un tale disastroso attentato di proporzioni immani.
Solo le modalità dell'attentato fecero meravigliare tutti. La realtà aveva di gran lunga superato la fantasia. Il famoso scrittore Tom Clancy venne quasi messo "sotto accusa" perché nel suo romanzo Debito d’Onore
descriveva un attacco del genere in cui un aereo di linea veniva dirottato ed inceneriva la Casa Bianca (in un contesto di rivalità contro il Giappone, ma è un altro discorso). Poi scavando un po' nei fatti si scoprì che l'idea non era tanto nuova tra le fazioni terroristiche di matrice islamica. Nel 1994 gli attentatori di Marsiglia volevano decollare di nuovo e far schiantare l'aereo sequestrato sul centro di Parigi. Nel 1998 il ramo integralista della guerriglia islamica Moros Moros del Sud delle Filippine aveva elaborato un piano per sequestrare undici aerei di linea sul Pacifico e farli tutti schiantare su bersagli occidentali nella zona. Quindi l'idea di usare aerei di linea come missili tattici, nel 2001, non era affatto una novità. Eppure prese in
totale sorpresa la CIA, i Servizi Segreti e qualunque altro organo governativo preposto a prevenire certe cose.
Molti non vollero arrendersi all'evidenza che la CIA è semplicemente un ente politico, estremamente burocratizzato, e lentissimo a rispondere a qualsiasi analisi di minaccia terroristica. Lo era nel 2001, la rimase per tutto il decennio successivo. L'Attentato alle Twin Towers è avvenuto perché decine di persone, a tutti i livelli della CIA, non furono in grado di fare "squadra" e condividere ed analizzare assieme numerosi indizi che indicavano che nel 2001 ci sarebbe stato un attentato di proporzioni enormi sul suolo americano.
Di fronte a questa sconfortante verità, per certi versi inaccettabile, alcune persone decisero, in modo indipendente, di dare una spiegazione alternativa all'11 Settembre. Passando da interpretazioni che ignoravano qualsiasi conoscenza di base di aeronautica, ingegneria civile, esplosivi e geopolitica, divennero molto famose delle tesi amatoriali come spiegazioni alternative, ma definite come censurate dal Governo Bush.
In sprezzo totale alle 2996 vittime di quel giorno, numerose case editrici, canali TV, rotocalchi, diedero spazio a queste teorie alternative sulle cause dell'11 Settembre. Ma la cassa di risonanza a livello mondiale di certe teorie fu Internet. Quando un premio Nobel per la Letteratura, al tempo quasi settantenne, si presta per far da testimonial per la diffusione di simili scemenze scientifiche, il declino culturale di una civiltà è già cominciato.
L’11 di Settembre, col proliferare delle Teorie della Cospirazione ad esso associate, segnò un punto nodale nella diffusione delle informazioni e nella percezione che la gente comune aveva di Internet. Se è su Internet, è per forza vero. Si diceva così, anni prima, anche delle notizie sulla carta stampata e poi in TV.
Internet ha dato la possibilità ai più abili manipolatori di opinioni di farsi una carriera (e un sacco di soldi) propinando via Internet le più assurde idiozie per giustificare la grande teoria del: "Gli USA avevano bisogno di una guerra planetaria e si sono auto-costruiti un casus belli da soli, orchestrando l'11 di Settembre". La storia insegna (anche recentemente) che gli Stati Uniti non hanno bisogno di un casus belli per andarsi ad impantanare in guerre che non hanno quasi mai vinto, ma di su cui hanno investito miliardi di dollari e migliaia di vite umane, con risultati molto discutibili. Korea, Vietnam, supporto ai CONTRAS, supporto acritico ad Israele, Grenada, Prima Guerra del Golfo, Somalia, Haiti e Balcani. La lista è incompleta. Tutto questo in 50 anni scarsi prima dell'11 Settembre. E senza Casus Belli particolari.
Quindi ignorando solo questo dettaglio storico, siamo stati quasi costretti a sorbirci le teorie deliranti di certi "scienziati". Internet fu la parola magica per giustificare qualsiasi asinata campata per aria. Non sto ad elencarle. Mi basta ancora ricordare, con disagio, quando qualche anno fa dovetti assistere ad una scena tristissima. Cena tra amici, si parla di un argomento che è lontano anni luce dagli eventi dell'11 Settembre, e non tutti si concorda su una certa visione dei fatti. Nel silenzio tra una battuta e l'altra, un commensale si pulisce la bocca con il tovagliolo, si schiarisce la voce e dice: "E' come voler far credere che le Torri Gemelle sono crollate per colpa degli incendi provocati dall’impatto dei due aerei." Gelo sulla tavolata. Questi sono i
"cospiratori": gente con l'arroganza di voler imporre certe "verità alternative". Non gli andò bene. Il sottoscritto ha esperienze, ed è sempre stato grande appassionato, di aeronautica civile, ho conoscenze di esplosivi e di demolizioni civili non a livello base (forse perché un mio concittadino è il maggior esperto europeo di questa materia e feci a suo tempo un corso con lui) e soprattutto ho sempre studiato la storia
contemporanea da più fonti da quando ho diciassette anni. Passai circa quaranta ed inutili minuti a controbattere ogni singola teoria esposta dal signore in questione che "aveva letto in internet". Col suo smartphone si collegò pure ad uno di questi siti, durante la discussione, per vedere se trovava informazioni più dettagliate delle mie. Io mi limitai a controbattere alle sue tesi rispondendo semplicemente con le mie conoscenze sui vari argomenti. Non lo convinsi che era nel torto, non era quello il mio obiettivo. Ma gli instillai il dubbio che forse le nottate che aveva speso per "documentarsi sulla verità sull'11 Settembre", era stato tempo perso.
Non puoi urlare "verità" se non sai come funzionano i comandi fly-by-wire degli aerei di linea più piccoli, come collassa una struttura metallica realizzata a tubi intelaiati e quanto è efficiente una cella GSM. Non puoi. Non puoi prendere per oro colato qualsiasi idiozia, solo perché chi scrive afferma di essere stato censurato dagli USA. Quasi tremila persone sono morte quel giorno, e non è certo il modo migliore di portar rispetto ad esse il voler essere abbindolati per forza da certe scemenze.
A disonorare le vittime ci ha pensato l'Amministrazione americana.
Due mesetti scarsi dopo l'attentato Bush ha invaso l'Afghanistan. Cosa è cambiato in Afghanistan dopo 12 anni? Bin Laden dal 2007 era in Pakistan (un “alleato” da decenni), dentro una palazzina abusiva, circondato da moglie, figli e nipoti. Dieci anni per scovarlo e giustiziarlo. Però Bush è andato nel 2003 anche in Iraq, ufficialmente per cercare armi di Distruzione di Massa mai trovate. Per lasciare otto anni dopo, con Obama,
un paese in mano alla delinquenza iper organizzata che ha accesso ad esplosivi ad alto potenziale, come da noi i camorristi hanno accesso a pistole con matrice abrasa. Il massacro di iracheni continua anche mentre
scrivo queste righe. Se dalle parti della Terra tra i Due Fiumi, non parlano tanto bene degli Occidentali, ci sarà un motivo.
Dopo 12 anni da quel giorno abbiamo solo capito che siamo divisi in ideologie. Non siamo uniti in occidente. Abbiamo scoperto che giovani islamici nati e cresciuti felicemente in occidente possono perfettamente decidere un giorno, in maniera abbastanza indipendente dallo “spauracchio Al Qaeda” di fabbricare ordigni più o meno sofisticati, e decretare di morire per ammazzare della gente sconosciuta in maniera casuale. Lo sanno bene a Londra, lo sanno a Madrid, lo hanno saputo a Boston.
L’11 di Settembre nel concreto, a parte aprire il fronte di mille piccole guerre in giro per il mondo, cosa ha comportato per il cittadino comune?
L’inasprimento dei controlli di sicurezza gli imbarchi degli aerei, ovvio. Procedure cervellotiche, scarsamente efficaci, che hanno solo fatto arrabbiare le persone prese da quella temporanea forma di egoismo aggressivo che è lo andare per forza in vacanza in aereo. Prima dell’11 Settembre 2001 il turismo era l’attività mondiale che creava maggior fatturato del pianeta. Entrarono in vigore norme del tipo il divieto assoluto di portare a bordo nel bagaglio mano o addosso oggetti quali lame, lamette, forbici e tagliaunghie. Qualcuno ha letteralmente urlato allo scandalo. Io mi sono sempre detto: ma che ci fai con un tagliaunghie in volo? O con un coltellino multiuso? Poi quando ci fu il tentativo di attentato del terrorista con l’esplosivo nelle scarpe sempre nel 2001, fecero togliere in maniera random le scarpe ai passeggeri ai controlli di sicurezza. Poi venne la volta di verificare i residui di sostanze esplodenti su notebook e smartphone. Si proseguì con la storia che non si potevano portare a bordo contenitori contenente liquidi per un volume maggiore di X centilitri che fossero stati preparati da casa. Io ripeto: ma certa gente cosa si metteva nel bagaglio a mano prima del 2001!? Poi questo veto si è un po’ allentato, perché un chimico ha detto che o si vietano del tutto i liquidi con qualsiasi volume, oppure un piccolo ordigno incendiario è possibile sempre realizzarlo. Qualche produttore di cosmetici si è arrabbiato, e quindi si è tornato, in qualche Paese, a potersi portare le gazzose da casa nel bagaglio a mano.
Poi venne il somalo con l’esplosivo nelle mutande.
Ma i sistemi di sicurezza per questa specifica evenienza erano già pronti! Con il multiscanner basato sulla tecnologia del radar ad onde millimetriche. Grande business che fu un buco nell’acqua operativo. Sostanzialmente era in grado di far vedere, a bassa risoluzione, quanto fossero grossi i genitali degli uomini adulti e che intimo indossassero le donne. Come avrete notato, non sono molto diffusi, anche perché sono
oltraggiosamente costosi.
Solo per l’introduzione di queste norme, che di fatto rendono un po’ meno fruibili i voli, direi che Bin Laden ci aveva visto benissimo, per rovinare la giornata media dell’infedele occidentale (ma anche di tanti musulmani).
Chi non vola, o non ama farlo, o lo fa pochissimo, certe norme non hanno inciso molto sulla propria vita. In compenso negli anni chi utilizza le nuove tecnologie di comunicazione basate su Internet ha scoperto che è potenzialmente oggetto di intercettazioni arbitrarie da parte di enti governativi, senza avviso preventivo. Il tutto in nome di una difesa dall’organizzazione di attentati terroristici e per la tracciabilità di personaggi “potenzialmente pericolosi”. Sono assolutamente d’accordo con questa politica. E chi grida al contrario non è perché ha qualcosa da nascondere, ma perché si appella a diritti che non ha. Un po’ come quelli che copiano/incollano le fantomatiche dichiarazioni di privacy su Facebook. Un po’ come Julian Assange, che se esaminiamo un po’ meglio la sua biografia, è solo un grandissimo paraculo: altro che liberatore del mondo dell’informazione.
Per evitare un po' di sana paranoia e panico tra la gente è un dato di fatto che in questi dodici anni, nonostante tutte le storture, la mancanza colpevole di collaborazione tra Servizi Segreti di Paesi diversi, problematiche squisitamente politiche, numerosi attentati in Europa ed in America siano stati sventati. Anche in Italia. Non se ne parla solo per evitare isterismi. O forse perché chi deve far certe cose lavora meglio se la maggior parte della gente pensa a farfalline tatuate oppure se è conveniente votare sempre e comunque la stessa gente che è al governo da decenni. E non si cura del fatto che il vicino di casa stava accumulando bombolette di propano e chiodi da portare un giorno in metropolitana a Milano.
L’11 di Settembre 2001 ci ha fatto capire che viviamo in un mondo interconnesso, in cui una tragedia dall’altra parte del pianeta può perfettamente influire sulle nostre vite. Nel quotidiano. Abbiamo scoperto che c’è gente che non si fa problemi a voler ammazzare altre sconosciuti, a decine, a centinaia, a migliaia, in nome di una distorta forma di credo religioso. Che religione non è, per chi architetta certe cose. Abbiamo scoperto che l’Occidente è popolato da governi pasticcioni, animati dalle più nobili intenzioni, ma capace di creare in Paesi altrui enormi disastri. Di creare ancor più malcontento ed astio nei confronti dell’Occidente. Di rincorrere errori del passato per aggiustarli con soluzioni quasi peggiori delle precedenti. Uno per tutti: Saddam Hussein che non fu spazzato via nel 1991, ma dovettero inventarsi delle ridicole scuse dodici anni dopo per farlo. E non risolvere nulla lo stesso. Molti “ribelli siriani anti-Assad” sono iracheni che fino a due anni fa avevano come passatempo quello di confezionare bombe per ammazzare soldati occidentali in Iraq.
Quando si capirà che nel Medio Oriente le nuove generazioni aspirano “solo” ad avere un pezzetto di benessere che vedono via TV, via Internet, dei Paesi occidentali, probabilmente le cose miglioreranno in quella porzione incazzata di mondo. La “Primavera Araba”, qualunque cosa fosse, è nata per questo. Condizioni di vita migliori. La stessa identica cosa che chiedono milioni di profughi che calpestano le terre e navigano i mari per raggiungere una vita migliore. poi che non siamo in grado di affrontare questa situazione è un altro paio di maniche.
11 Settembre 2001, 11 Settembre 2013. Cosa è cambiato? Tantissime cose, e poche sono davvero migliorate, e quasi nessuna si è risolta. La miccia che si è accesa con quegli schianti di aeroplani brucia ancora, eccome, e non è ancora arrivata all’innesco della vera bomba. Ci arriverà prima o poi. E dovremo essere pronti. Non dobbiamo mai dimenticarlo.
9/11 Never Forget… to be ready.
10 commenti:
Ahahahhahah, sei un grande mi hai fatto sbellicare.
Il "commensale" dice cose che "ha letto su internet" e tu controbatti con un "Corso non base con un mio amico"? Ahahahahhah e perchè non uno stage da tuo cugino? :D
"Due mesetti scarsi dopo l'attentato Bush ha invaso l'Afghanistan. Cosa è cambiato in Afghanistan dopo 12 anni? Bin Laden dal 2007 era in Pakistan (un “alleato” da decenni), dentro una palazzina abusiva, circondato da moglie, figli e nipoti. Dieci anni per scovarlo e giustiziarlo. Però Bush è andato nel 2003 anche in Iraq, ufficialmente per cercare armi di Distruzione di Massa mai trovate".
Riesci da solo a vedere le minchiate ma non riesci a fare il salto per poter stare al calduccio nelle tue piacevoli sicurezze ufficiali.
Immagino il tuo amico abbia fatto anche un corso su: "Ritrovare nelle macerie, nelle quali non erano riconoscibili i telefoni, una carta d'identità solo leggermente bruciacchiata dell'attentatore"? O forse questi corsi li fa tuo zio e non ci sei potuto andare. O magari un bel corso su "Sparizione totale di un boeing e di tutti i passeggeri in una buchetta di qualche metro in campagna?" Magari questo era sold out e non ti hanno fatto entrare?
Sei impagabile, un grande, la burocrazia della CIA ahahhahahahha, ci farei un poster :D
MITO G E N I O!! P R I M O!!!
Stai fornendo un punto di vista alternativo, appunto. Lo pubblico volentieri.
Il corso l'ho fatto negli anni novanta, per convertire i miei brevetti militari in materia. Tutto documentato nella Questura di competenza.
Non mi sono informato su certi argomenti a partire dal 12 settembre 2001.
E così finalmente anche il Cooks ha avuto a che fare con i complottisti. E' una medaglia che non tutti possono vantare.
Dovresti aggiungere un personaggio complottista al prossimo romanzo!
Mi piacerebbe avere dei chiarimenti su alcuni passi di questo suo articolo.
Cosa trova di sbagliato nell'invasione dell'Afghanistan? Se non ricordo male Al Qaeda aveva lì le sue basi e i Talebani si rifiutarono di collaborare in alcun modo con le autorità americane.
Per quale ragione secondo lei c'è stata l'invasione dell'Iraq, visto che la storia delle armi di distruzione di massa di rivelò una bufala?
La storia insegna (anche recentemente) che gli Stati Uniti non hanno bisogno di un casus belli per andarsi ad impantanare in guerre che non hanno quasi mai vinto, ma di su cui hanno investito miliardi di dollari e migliaia di vite umane, con risultati molto discutibili.
Come mai finisce così, vista la disparità di forze in campo a favore degli Stati Uniti?
le nuove tecnologie di comunicazione basate su Internet ha scoperto che è potenzialmente oggetto di intercettazioni arbitrarie da parte di enti governativi, senza avviso preventivo. Il tutto in nome di una difesa dall’organizzazione di attentati terroristici e per la tracciabilità di personaggi “potenzialmente pericolosi”. Sono assolutamente d’accordo con questa politica. E chi grida al contrario non è perché ha qualcosa da nascondere, ma perché si appella a diritti che non ha.
Quindi lei trova giustificabile che uno stato straniero spii i cittadini italiani (ma anche tedeschi, francesi, ecc.) senza che questi siano nemmeno sotto indagine? In cosa consisterebbe allora il diritto alla riservatezza?
Bin Laden è un problema per gli Stati Uniti dal 1993.
L'invasione dell'Afghanistan del novembre 2001 aveva come scopo precipuo quello di stanare Bin laden, in quanto le ultime informazioni al tempo lo davano come un "protetto dai talebani". Dopo il fallimento dell'Operazione Tora Bora nel 2003, si decise di trasformare la missione in Afghanistan come un assistenza alla popolazione Afghana, e per ripulire l'Afghanistan di numerosi basi di simpatizzanti della Jihad. Sono passati 12 lunghissimi anni. Tranne a Kabul ed ad Herat, non è cambiato molto in Afghanistan. Le coltivazioni di oppio non sono state distrutte, e i talebani ancora hanno i loro finanziamenti. I talebani hanno ancora regioni sotto il controllo, e il ritiro del 2014 deciso unilateralmente dagli USA prevede un colloquio di pace coi capi talebani. Tenendo conto che Bin Laden era in Pakistan, e pochissime cose sono state cambiate in meglio in Afghanistan, cosa ci si è andati a fare?
In Iraq, Bush era convinto al 100% di trovare armi di distruzione di massa. Una terribile falla d'intelligence di cui siamo stati anche noi italiani complici (il famoso "rapporto Nigeria"). Dopo aver deposto Saddam, hanno impiegato quattro lunghissimi anni per capire che non c'erano armi di distruzione di massa. E altri quattro per sganciarsi dall'Iraq. Ora la situazione in Iraq, come si sente ogni giorno, dal 2012 è precipitata nel caos totale. Che senso ha avuto andarci, se non si aveva intenzione di restarci in pianta stabile? Nessuno. La crisi economica del 2008 ha indotto gli USA a fare tagli di bilancio pesantissimi, e quindi a decidere di lasciare in piedi solo il fronte afghano.
I problemi della guerra USA sono squisitamente politici, non di forze in campo, che sono per ovvi motivi tecnologicamente molto più avanti degli avversari sul campo.
Io trovo giustificabile il fatto che se si vuole intercettare coloro che usano i nuovi media per uno scopo a fini terroristici, bisogna intercettare tutti. Io chiedo di esaminare nel dettaglio il "Decreto Pisanu in materia di Antiterrorismo" approvato nel 2005, e parzialmente abolito quest'anno. Aveva articoli a dir poco efficaci sulla possibilità che dava sulle singole procure di intercettare arbitrariamente i singoli cittadini in "odore di terrorismo". Un decreto legge che faceva impallidire qualunque cose scritta da Assange e i report sulla NSA di questi giorni. E nessun giornalista italiano ne ha mai parlato.
Noi italiani siamo "abbastanza tenuti sotto controllo" dalle Procure. Sono solo i finanziamenti alle varie aziende appaltate dalle Procure per fare questi lavori che limitano l'estensione di queste intercettazioni.
Se questo è per la sicurezza collettiva, lo accetto.
Ovvio che condanno l'uso distorto delle informazioni che provengono da queste intercettazioni "a strascico" tipo vantaggi personali dei singoli operatori, spionaggio industriale, competizione politica.
La ringrazio per le risposte.
Su che fonti si documenta riguardo questi argomenti?
Non esitono libri o altre fonti che spiegano in maniera filologica certi argomenti. Quanto si tratta di analizzare decenni di storia recente, bisogna un po' tirare le fila con numerosi media, e poi "unire i puntini". cosa che provano a fare i giornalisti improvvisati, ma spesso con risultati disastrosi. Un'ottima fonte in lingua italiana che tratta di certi argomenti è la Rivista Italiana Difesa, però bisogna averne letto qualche annata per farsi un'idea panoramica di un argomento. In lingua inglese esistono numerosi libri seri sull'argomento, e anche se scritti da militari, o analisti, sono tutti coerentemente critici nei confronti delle ultime due amministrazioni americane. In fondo i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non si può difendere l'indifendibile, anche se alla base di queste decisioni/strategie ci sono stati nobili intenti.
Leggo scorrevolmente l'inglese, sarebbe così gentile da segnalarmi qualcuno dei libri di cui ha accennato?
La biografia del Gen. McChrystal intitolata "My share of the task" é un ottimo inizio.
La ringrazio ancora, gentilissimo.
Posta un commento