21.11.07

Come mi vengono in mente le idee?

Solitamente, durante la giornata, penso in continuazione a nuove idee.
Sono flash, lampi d’immagini, suoni, rumori o discorsi.
Sono idee per il lavoro, sono idee per un nuovo romanzo, oppure per altre iniziative, che durano lo spazio di un centesimo di secondo nella mia testa.
Qualcuno (non ricordo chi) aveva detto che le idee sono nell’aria, ci circondano, ci sfiorano. Dobbiamo solamente metterci sulla loro “lunghezza d’onda” e quindi acquisirle.
Quest’immagine, per quanto molto evocativa, non rispecchia assolutamente il mio processo di creazione delle idee.
La mia mente, in background, a livello inconscio, perennemente processa informazioni che ho acquisito. Così, mentre magari sto combattendo per sistemare un problema di lavoro, mi appare un’idea da applicare in qualche altro mo progetto che ho in corso, oppure di un nuovo progetto.
Le idee non le cerco attivamente: vengono fabbricate nella mia testa, e vengono riproposte ad un “livello superiore”, solo quando sono comprensibili.
Così, praticamente, passo 24 ore al giorno a pensare a cose che hanno un’attinenza con quello che sto facendo prossima allo zero.
Nonostante tutto, non sono considerato (e non mi considero assolutamente) uno con “la testa fra le nuvole”. Quella è gente semplicemente svogliata, non intellettuali attivi.
Infatti, nonostante la mia fervida attività intellettuale, sono una persona molto pragmatica.
Ovviamente, quando devo raffinare un’idea, devo staccare la spina e dedicare il mio cervello ad essa per qualche tempo.

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