Sostanzialmente non ho nulla che posso classificare come "hobby" (parola che, personalmente, trovo odiosa).
Quando non lavoro, o dormo oppure ho altre attività.
Sicuramente l'allenamento fisico è preponderante rispetto alle altre attività non lavorative.
Per allenamento intendo un regime di fitness molto personalizzato che mi sono creato negli anni, e allenamento nelle Arti Marziali (decisamente diminuito, però, rispetto a solo cinque o sei anni fa).
Poi c'è l'attività "stagionale" con le armi da fuoco.
Ho frequentato poligoni UITS, ma in quelle strutture, a parte la "roulette russa" che può capitare se il nostro vicino di piazzola è un rincretinito pieno di sè indisciplinato autodidatta, non s'impara il tiro "reale". Chi fa queste cose per mestiere sa di cosa parlo.
Un conto è imparare a fare "centro", un conto è saper maneggiare un'arma in un contesto dinamico e dove si sta simulando una pessima situazione di difesa.
Sicuramente queto mio post farà esplodere il risentimento di qualche frequentatore assiduo di poligoni UITS, ma non è mia intenzione offendere dei seri tesserati che coltivano uno sport.
Dico semplicemente che preferisco praticare cose diverse, in un ambiente diverso.
Innanzitutto il mio atteggiamento nei confronti delle armi da fuoco non è definibile come "passione" (parola da esaminare attenatemente quando è affiancata alle armi... ;-) ), ma bensì come un misto di curiosità e Rispetto assoluto.
Non è spassoso sparare con un'arma da fuoco.
Se cerchiamo di capire cosa ci possiamo fare e di farlo al meglio, è esattamente (quasi) il contrario.
Il margine per errori e distrazioni è minimo.
A questa frase immagino già della gente sbadigliare, oppure esprimere sufficienza.
...E ogni anno gli ospedali si riempiono di "esperti di maneggio di armi da fuoco".
Non è lo scopo di questo Blog dire quale esperienza ho in merito (di testimonianze di comportamenti errati in poligono di tiro, per intenderci), ma basta che facciate qualche ricerca per capire che attività saltuaria stagionale faccio. ;-)
Possiedo due Glock (in calibro diverso) e una carabina FEG.Così, appena mi è possibile,e con la bella stagione, ci si allena a colpire dinamicamente bersagli antropomorfi, e a testare le basi del tiro (che per quanto c'è gente che vuole campare dicendo il contrario) sono sempre le solite da almeno novant'anni.
Poi, si crea qualche "situazione", e la si elabora e testa dinamicamente, senza scadere in esercizi "prendi la papera al volo" cronometrati.
Utilità di queste attività?
Rispondo con una domanda: utilità di andare in palestra a menare un sacco, o cacciare urli mentre si "picchia" una persona cooperativa che conosciamo, vestiti con un pigiama bianco? ;-)
Imparere a difendersi? Imparare un'Arte Marziale?
Certo. E per me imparare ad usare le armi da fuoco è apprendere l'Arte Marziale definitiva.
Per l'immaginario collettivo la tecnologia nelle Arti Marziali si ferma, forse, all'arco e frecce (neanche la balestra). La spada (immancabilmente una di design giapponese magari) è l'unica Arma il cui apprendimento all'uso è considerata Arte Marziale.
Siamo in pochi ad affermare che bisogna "pensare" l'addestramento all'uso delle armi da fuoco come Arte Marziale completa e degna come tutte le altre Arti esistenti.
Cos'è un'Arte Marziale? Disciplina, allenamento costante ed intenso, sforzi intesi a raggiungere un miglioramento della tecnica, con una crescita dell'abilità personale e una concreta consapevolezza delle proprie capacità. Vi posso assicurare che sono caratteristiche che si possono sviluppare anche allenandosi con le armi da fuoco.
Poi, si crea qualche "situazione", e la si elabora e testa dinamicamente, senza scadere in esercizi "prendi la papera al volo" cronometrati.
Utilità di queste attività?
Rispondo con una domanda: utilità di andare in palestra a menare un sacco, o cacciare urli mentre si "picchia" una persona cooperativa che conosciamo, vestiti con un pigiama bianco? ;-)
Imparere a difendersi? Imparare un'Arte Marziale?
Certo. E per me imparare ad usare le armi da fuoco è apprendere l'Arte Marziale definitiva.
Per l'immaginario collettivo la tecnologia nelle Arti Marziali si ferma, forse, all'arco e frecce (neanche la balestra). La spada (immancabilmente una di design giapponese magari) è l'unica Arma il cui apprendimento all'uso è considerata Arte Marziale.
Siamo in pochi ad affermare che bisogna "pensare" l'addestramento all'uso delle armi da fuoco come Arte Marziale completa e degna come tutte le altre Arti esistenti.
Cos'è un'Arte Marziale? Disciplina, allenamento costante ed intenso, sforzi intesi a raggiungere un miglioramento della tecnica, con una crescita dell'abilità personale e una concreta consapevolezza delle proprie capacità. Vi posso assicurare che sono caratteristiche che si possono sviluppare anche allenandosi con le armi da fuoco.
In compenso c'è strapieno di possessori di armi da fuoco ("per difesa abitativa"), assolutamente autodidatti, che ogni tanto colorano la cronaca con qualche incidente.
Possedere un'arma da fuoco permette ad una persona fisicamente debole di ammazzare una o più persone, senza troppe difficoltà. Questa capacità dev'essere disciplinata, assolutamente.
Potrà anche sembrarvi strano, ma io sono assolutamente contrario alla vendita (quasi) indiscriminata di armi che c'è in Italia, e sono il primo a dire che la legislazione in merito, è volutamente "grigia", per permettere di mantenere vivo il mercato della gente che si compra la pistola "da tenere in casa, che non si sa mai".
Io sono per un'assoluta responsabilizzazione degli utenti di armi da fuoco. Con esami (SERI), con corsi di maneggio (SERI) e con richiami periodici.
Ti fanno prendere la patente dell'auto con un esame, ma se non si hanno condanne particolari (per ottenere il famoso nulla osta all'acquisto), basta andare in armeria per comprare una pistola, per tenerla in casa. E poi ci si lamenta che ci sono troppe armi in giro e che ogni tanto ci scappa il morto. E non mi riferisco alla cronaca (con cadenza biennale in Italia, fateci caso) di gente che da fuori di matto, si barrica in casa, ed inizia a fare il tiro al piccione dal balcone di casa. Parlo di centinaia di piccoli (o grandi) incidenti domestici (la cui quasi totalità non raggiunge la cronaca nazionale) in cui il cretino di turno si spara addosso (o ferisce qualcuno) in casa propria perchè manco si ricorda se la sua pistola è in sicura o meno. Gente con queste capacità di gestione dell'arma, nel malaugurato caso che debba davvero affrontare una situazione d'emergenza in casa sua, come cavolo si comporterebbe? A voi la risposta.
Ti fanno prendere la patente dell'auto con un esame, ma se non si hanno condanne particolari (per ottenere il famoso nulla osta all'acquisto), basta andare in armeria per comprare una pistola, per tenerla in casa. E poi ci si lamenta che ci sono troppe armi in giro e che ogni tanto ci scappa il morto. E non mi riferisco alla cronaca (con cadenza biennale in Italia, fateci caso) di gente che da fuori di matto, si barrica in casa, ed inizia a fare il tiro al piccione dal balcone di casa. Parlo di centinaia di piccoli (o grandi) incidenti domestici (la cui quasi totalità non raggiunge la cronaca nazionale) in cui il cretino di turno si spara addosso (o ferisce qualcuno) in casa propria perchè manco si ricorda se la sua pistola è in sicura o meno. Gente con queste capacità di gestione dell'arma, nel malaugurato caso che debba davvero affrontare una situazione d'emergenza in casa sua, come cavolo si comporterebbe? A voi la risposta.
Un piccolo grande appello ai possessori di armi da fuoco "per difesa abitativa": Imparate seriamente ad usarle, o vendetele oggi stesso. Per seriamente non intendo l'andare due volte al mese al poligono UITS a bucare un foglietto a 25 metri da fermi. In casa vostra le distanze sono al massimo sette metri, e l'eventuale bersaglio da neutralizzare non sta fermo...
Se non imparate a gestire l'arma (o le armi) che avete in casa, state solo rimandando un terribile incidente casalingo. Si, porto sfiga.
Per tutti coloro che praticano la nobile Arte del Tiro a Segno con dedizione e disciplina: questo post non è rivolto a Voi. Buona attività.
Se non imparate a gestire l'arma (o le armi) che avete in casa, state solo rimandando un terribile incidente casalingo. Si, porto sfiga.
Per tutti coloro che praticano la nobile Arte del Tiro a Segno con dedizione e disciplina: questo post non è rivolto a Voi. Buona attività.
2 commenti:
Chapeau!
Per quanto valga, quoto parole, spazi e interpunzioni.
carlo
d'accordissimo con te Francesco!
Pur non possedendo un'arma da fuoco, non vedo l'ora che si apra la stagione x tornare a CF2!
Marco di Viadana
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