15.3.08

Operazione "Nostalgia"

(due post dopo un mese! Che Blogger che sono!)

Per chi, come me, traffica da più di dieci anni nella Information Technology, non può non ricordare il mitico “Zip 100” della Iomega su porta parallela.
Parliamo di un’Era Geologica fa, quando i dischetti floppy 3,5” da 1,44MB erano ancora all’ordine del giorno, e le aziende ci salvavano sopra i dati aziendali più critici.
A quel tempo l’apparizione di un scatolotto plasticoso blu che usava cartuccioni grigi che tenevano l’equivalente di dati di sessantanove dischetti fu preso come un evento epocale nell’evoluzione umana.
Il fuoco, la ruota e lo ZIP100.
Lento, un po’ rumorosetto, non facile da configurare sotto Windows 3.11 (se avete meno di 22 anni inutile spiegarvi cos’è…) ed emettitore di strani CLAK! In fase di espulsione della cartuccia.

Subito venne preso d’assalto dalle Ditte ma, soprattutto, dagli utenti casalinghi.
Erano gli anni in cui uscivano i primi scanner a prezzi accettabili (200.000 Lire per un oggetto che sa fare una copia digitale delle foto del sedere cellulitico della moglie in bikini durante le vacanze in Sardegna erano briciole, per qualche cliente del tempo…) e la fame di spazio di memorizzazione, per hard disk che erano da 800MB al massimo (si, 800MB), era enorme.
Iomega azzeccò il business.
Io fui uno dei primi utenti di questo oggetto. Ci memorizzai sopra di tutto. Per qualche anno.
Il mercato non si fermò. I masterizzatori CD scesero di prezzo velocemente, poi apparvero i masterizzatori DVD, ed infine la soluzione finale per memorizzare i culi cellulitici (unica costante di questi anni di evoluzione informatica) furono le chiavette usb (“chiavette” un cappero: si chiamano FLASH MEMORY! )
Il mio lettore ZIP, ed i relativi dischetti, scomparvero dimenticati dentro un cassetto circa otto anni fa.
Fino a ieri sera.
Guidato da uno strano istinto del tipo “ma chissà se va ancora”, mi sono ritrovato a navigare il contenuto INTATTO di questi dischetti.
Complimenti IOMEGA, avete fatto un prodotto che dura più del periodo di garanzia… Avete licenziato l’ingegnere che ve li ha progettati?

Così, con un’emozione strana (Oddio, sto diventando vecchio), rivedo immagini che avevo memorizzato di cui mi ero quasi completamente scordato.
Anzi, di a,cune, manco mi ricordavo nulla! Quindi ecco che aprivo come un forsennato il menu di proprietà per sapere la data di memorizzazione del file. Novembre 1996, Giugno 1997, un acerbo e recentissimo 1999! Aiuto…
Ed ecco spuntare dalla memoria del tempo, grazie alla singolare longevità hardware dello ZIP100, questi file che di fatto rappresentano un pezzo della mia vita.
Penso di aver sussurato più di una volta la frase “ah, minchia, ecco dov’era finita questa foto…”.
Il Francesco di dieci e passa anni fa era ordinatissimo ed organizzatissimo: aveva backuppato tutto su questi dischetti… Peccato che il Francesco attuale se ne era scordato…

Pubblico, senza commenti troppo approfonditi alcune delle immagini che ho ripescato che mi hanno suscitato maggiore emozione.






Eccomi “pischello” più che mai. Manco mi ricordo quanti anni avevo in questa foto, ma secondo me il “2” nella mia età non c’era… Non chiedetevi perché siamo in mimetica fuori ordinanza, e NON chiedetevi troppo se la persona di fianco a me è un giovanissimo “Lorenzo Cherubini”. Tanto vi lascio nel dubbio. Comunque, il “Lorenzo pubblico” canterino lo ha fatto eccome il militare, giusto per ricordarlo alle giovani generazioni (dato che mi sembra che faccia di tutto per non ricordare che non ha fatto domanda di Obiezione di Coscienza. Coerente?), ma questa foto non ha nessuna attinenza con quest’argomento.
Jo, ovunque tu sia, spero sia tutto ok.



Io ed Imrann.
Foto anche questa di più di dieci anni abbondanti. Chi è Imrann? Imrann è il mio fratello virtuale mussulmano di Parigi. Uno che ha capito tutto della vita. Di etnìa creola, è riuscito ad arrivare a 36 anni senza mai lavorare, e adesso svolazza da un lavoro interinale all'altro, fregandosene della sua laurea in Legge con indirizzo ospedaliero. Avrebbe dovuto fare l'avvocato dei medici coinvolti in episodi di malasanità (se solo avesse avuto la voglia di sbattersi un attimo).

L'ho conosciuto nelle mie trasferte di allenamento Parigino, era quello che mi offriva da dormire a casa sua, essendo anche lui un praticante di del'Arte Marziale che studiavo. Mi ha fatto conoscere la Parigi non turistica, quella del quartiere arabo dietro il Sacro Cuore, degli spacciatori, dei ragazzi che vivono all giornata fino a diciannove anni, e che se hanno ragranellato abbastanza soldi vendendo droga, cambiano completamente quartiere e vita. La Parigi dove in certi quartieri la polizia è rinchiusa nele sue caserme per timore di uscire per strada, il Mercatino delle Pulci dei negozianti irascibili e dei androni dei palazzi dove di aprono in due la faccia a coltellate solo perchè assomigli allo spacciatore rivale. Ho visto ragazzetti di colore portarsi dietro panetti di droga grossi come libri scolastici, e vederli tagliare col coltello mentre parlano di videogiochi. Ho mangiato i peggiori piatti etnici della mia vita e sono stato invitato al compleanno di un ex-drogato malato terminale di AIDS che festeggiava i suoi ultimi giorni di vita.. in un cliema di vera gioia ed affetto dei suoi amici e ho mangiato la miglior pizza francese in un buco di locale gestito da pescaresi che non parlavano francese. Bei ricordi. Esperienza che non merita un Post a sè, ma un Romanzo. Chissà... ;-)

1 commento:

Carlo ha detto...

ho 44 anni, so di cosa parli... e una lacrimuccia mi spunta...

carlo